Il viceministro Leo: "Nuova finestra fino al 12 dicembre, conviene a Stato e cittadini"

Novità per il fisco. Il Consiglio dei ministri, che si è tenuto in mattinata a Palazzo Chigi, ha approvato il decreto legge per la “riapertura dei termini per l’adesione al concordato preventivo biennale” fino al 12 dicembre. Il provvedimento, che punta alla riapertura dei termini di trenta giorni del concordato, sarà immediatamente operativo e dovrebbe poi confluire nel decreto fiscale all’esame del Senato.

Fisco, Tajani: “Governo ha riaperto termini concordato come richiesto da FI”

“Come richiesto da Forza Italia il governo ha deciso di riaprire i termini per il concordato preventivo. Utilizzeremo le ulteriori risorse che entreranno per sostenere il ceto medio, abbassare l’Irpef e far pagare meno tasse alle famiglie italiane”, commenta su X il vicepremier e segretario di FI, Antonio Tajani.

Fisco: Leo: “Nuova finestra concordato fino al 12/12, conviene a Stato e cittadini”

“Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi il decreto legge concernente la riapertura dei termini per fruire del concordato preventivo biennale, fissando la data al 12 dicembre“, spiega il viceministro dell’Economia e delle finanze, Maurizio Leo. “Chi non è riuscito ad aderire entro la precedente scadenza del 31 ottobre, potrà ora aderirvi attraverso questa nuova finestra“, sottolinea.

Per Leo “si tratta di un importante prova di ascolto da parte del governo, che dopo un confronto con le categorie e i professionisti ha deciso di allargare ulteriormente la possibilità di aderire a una misura apprezzata e conveniente per tutti: Stato e cittadini”.
“Si è potuto fare solo ora in quanto al 31 ottobre era necessario acquisire dati certi sul gettito del concordato per avviare un’ulteriore riduzione delle tasse dal 2025. Il fisco che abbiamo sempre professato di volere è proprio questo: semplice e dialogante con i contribuenti”, conclude.

Fisco, Cgil: “Politica fiscale governo è sagra per evasori”

“Come temevamo, il Consiglio dei ministri ha riaperto i termini per l’adesione al concordato preventivo biennale: la politica fiscale del Governo è una vera e propria sagra per gli evasori. Lo ha fatto il giorno dopo l’incontro a Palazzo Chigi con i sindacati sulla manovra di bilancio. È l’ennesima conferma della totale sordità del Governo alle richieste del sindacato”. Lo afferma in una nota la Cgil, con il segretario confederale Christian Ferrari.
“Ma, soprattutto – prosegue – è l’ennesimo schiaffo alle lavoratrici e ai lavoratori, alle pensionate e ai pensionati, i quali, come abbiamo ricordato ieri, pagheranno, nel 2024, circa 17 miliardi in più di Irpef, mentre per i settori con tax gap del 70% si continua a predisporre ogni strumento possibile e immaginabile per consentirgli di continuare a evadere le tasse”.

Fisco: commercialisti Anc, da riapertura concordato gettito 200-400 milioni

La riapertura dei termini al 12 dicembre 2024 per l’adesione al concordato preventivo biennale potrebbe portare un gettito aggiuntivo di 200-400 milioni: è questa la stima dell’osservatorio dell’Associazione nazionale commercialisti (Anc), che sottolinea come l’incasso per lo Stato sarebbe quindi “notevolmente inferiore a quanto atteso dal Governo”. “Una riapertura dei termini difficilmente – sottolinea l’associazione presieduta da Marco Cuchel – concretizzerà un extra gettito soddisfacente o comunque utile al raggiungimento dei 2,5 miliardi previsti originariamente, finalizzati alla riduzione di due punti dell’aliquota del secondo scaglione Irpef”.

 

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