Lo hanno comunicato in una nota Marco Cappato e l'avvocata Filomena Gallo
Marco Cappato e l’avvocata Filomena Gallo, rispettivamente Tesoriere e segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, hanno comunicato in una nota che sono già più di 50 le coppie pronte a presentare ricorso in merito alla nuova legge che rende ‘reato universale’ la gestazione per altri. “Siamo pronti a difendere tutte le coppie danneggiate da questa legge ingiusta e irragionevole. Porteremo la nostra e la loro battaglia nei tribunali e in ogni sede adeguata, con l’obiettivo di ristabilire un’opportunità offerta dalla scienza, che una normativa cieca e brutale pretende di condannare come reato universale. Sono già oltre 50 le coppie che, da tutta Italia, si sono rivolte al team legale dell’Associazione Luca Coscioni preoccupate per le conseguenze che questa legge potrà avere sul loro progetto di famiglia”.
Ass. Coscioni: “Firma di Mattarella atto dovuto”
Nella nota viene sottolineato che “la firma di Mattarella sulla legge Varchi è un atto dovuto, che non sorprende, vista la linea del Presidente di firmare anche atti in palese contrasto con la normativa europea, come nel caso della legge sulla carne coltivata poi annullata dall’UE”. “Coppie – proseguono – che hanno appena intrapreso il percorso, che hanno solo firmato il consenso in un centro estero o che hanno già fatto il prelievo di gameti. Coppie che stanno attendendo il parto. Oppure che stanno per iniziare il percorso dopo aver scelto il paese con leggi più chiare. Sono per lo più ragazzi e ragazze giovani, coppie eterosessuali, con donne affette da gravi patologie che rendono impossibile portare avanti una gravidanza. Oppure coppie dello stesso sesso che che vogliono fare famiglia con dei figli. Precisiamo che se la procedura di gravidanza per altri all’estero prende il via dopo l’entrata in vigore della legge, la coppia o la persona coinvolta sarebbe perseguibile penalmente, ma sarà necessario capire come lo Stato intenderà agire”. “Se la procedura, invece, fosse già stata avviata, la legge non sarebbe applicabile, in base al principio di irretroattività del diritto penale. Sarà comunque importante analizzare ogni caso specifico. C’è da chiedersi come faranno ad individuare le coppie. Faranno delle indagini? Chiederanno un certificato di parto? In ben 66 paesi la Gpa è regolamentata e questo renderà difficile l’applicazione in particolare nelle fase di cooperazione di polizia per l’acquisizione di fonti di prova. Subito dopo l’entrata in vigore, potrebbe esserci già il primo caso da portare in Tribunale“, concludono.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata