Il presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati dopo l'emendamento di FdI volto a far passare i procedimenti sui trattenimenti alle Corte d'Appello

Il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Santalucia, esclude categoricamente che i giudici abbiano un disegno politico per ostacolare i programmi del governo, in particolare con riferimento alla gestione dei migranti. “Abbiamo il dovere di non arrenderci alla fatica di spiegare quali sono i termini della questione dei trattenimenti dei richiedenti asilo, anche quando i nostri interlocutori del momento sviliscono con ostentato fastidio le ragioni del diritto a pretesti da azzeccagarbugli, mostrando di non voler ascoltare, arroccati sulla formula propagandistica della magistratura politicizzata“, ha detto Santalucia nella sua relazione nel Comitato direttivo centrale dell’Anm. “Abbiamo il dovere di ribadire che la magistratura italiana non è in nessuna sua parte attraversata da faziosità politica e non avversa i programmi di chi oggi è maggioranza politica di governo. Abbiamo il dovere di ricordare, sulla scia del bel documento sottoscritto da oltre 250 magistrati in pensione (e che ci è stato trasmesso qualche giorno fa), quale sia la missione di una magistratura autonoma ed indipendente in una democrazia liberale la cui Carta fondamentale pone al centro la persona e i suoi diritti fondamentali, che si sottraggono, e se del caso si oppongono, alle volontà dispositive delle maggioranze, pur quando estese e pur se democraticamente elette”, prosegue. E ancora: “Abbiamo il dovere di non cedere alla stanchezza e allo sconforto, trovando la forza di contrastare, con la ragione e il diritto, la coltre di maliziose accuse che ci piovono addosso, che confondono, sconcertano, disorientano, sporcano l’immagine di una fondamentale Istituzione, presidio di libertà e di uguaglianza, quale è, è stata nella storia di questo Paese e, per mezzo di noi tutti e di quanti verranno, sarà ancora la magistratura italiana”.

“Convalida trattenimenti in appello? Stravolge competenze”

Santalucia si è poi espresso anche sull’emendamento presentato da FdI al decreto flussi che prevede lo spostamento della competenza sui procedimenti di convalida dei trattenimenti dei migranti in Cpr dalle sezioni immigrazione dei Tribunali alle Corti d’Appello. “Con un colpo di penna si vorrebbe stravolgere l’ordinario assetto delle competenze e la Corte di appello, già gravata da importanti carichi di lavoro che ci hanno fatto dubitare della possibilità di centrare gli ambiziosi obiettivi del PNRR, dovrebbe occuparsi delle procedure di convalida, se non ho letto male con le sue sezioni penali. È assai difficile rinvenire un principio di razionalità in questo stravolgimento dell’ordine delle competenze”, ha detto il presidente dell’Anm. “Si percepisce piuttosto la voglia di rappresentare nel modo più plateale, appunto, con la sottrazione di competenza, la sfiducia nella giurisdizione, movendo dalla fantasiosa convinzione che i magistrati comunisti si siano collocati proditoriamente nelle sezioni specializzate ‘immigrazione’ dei Tribunali per attuare il sabotaggio delle politiche governative”, prosegue. “Nell’impossibilità di degiurisdizionalizzare le procedure di convalida dei trattenimenti dei richiedenti asilo, si vorrebbe svilire il senso della specializzazione, si vorrebbe sostituire il giudice perché le sue pronunce non sono state gradite”.

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