Il nuovo governatore della regione ha 39 anni, ha trionfato con il sostegno di un'ampia coalizione del centrosinistra

Michele de Pascale è il nuovo governatore dell’Emilia Romagna. Ha 39 anni e, prima di essere stato designato candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione da un’ampia coalizione, è stato sindaco di Ravenna (eletto la prima volta nel 2016 e riconfermato nel 2021), presidente della sua Provincia e presidente dell’Unione delle Province d’Italia (eletto nel 2018). Nato a Cesena, è cresciuto (anche politicamente) a Cervia, in quella Romagna che, in più occasioni, ha definito la sua casa. Si è avvicinato alla politica negli anni del liceo, frequentando l’Augusto Righi nella città di origine, dove si è diplomato nel 2004 e dove, probabilmente, ha maturato l’idea di iscriversi alla facoltà di Medicina (senza, però, terminare gli studi) e di fare politica.

I primi passi in politica

Ancora molto giovane, infatti, sceglie di candidarsi al Consiglio comunale di Cervia, tra le liste dei Democratici di sinistra, diventando consigliere comunale. Qualche anno dopo, entra nel Partito democratico; nel 2009, viene rieletto consigliere comunale a Cervia con il Pd e, nel 2011, è nominato assessore, rimanendo in carica fino al novembre 2013. Nello stesso anno, De Pascale assume la carica segretario provinciale dei dem di Ravenna. La sua carriera politica passa necessariamente attraverso il ruolo dall’amministratore, che ha ricoperto in fasi particolarmente complesse, dalla pandemia alle alluvioni che hanno colpito, in particolare, proprio la Romagna e la sua provincia. Sostenitore nel 2023, alle primarie del Pd, della mozione di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna dimissionario perché eletto all’Europarlamento, da molti è considerato proprio il suo delfino e durante il discorso di chiusura della campagna elettorale, a Bologna, lo ha ringraziato “per il lavoro fatto per questa regione in questi 10 anni”.

Come è diventato presidente

La scelta sul suo nome come candidato presidente è arrivata subito e all’unanimità dalla direzione regionale dei dem, riunita a Bologna. Per questa tornata elettorale, De Pascale è stato sostenuto dal Pd, dal Movimento 5 Stelle, da Alleanza Verdi e Sinistra, da una lista di civici con esponenti di Itala Viva e Volt e da una lista riformista denominata Futura, che include Azione, +Europa, Radicali, Psi e Pri. “Siamo stati capaci di interpretare valori fortissimi di questa terra“, le sue parole a caldo dopo la vittoria, per la quale ringrazia “il mio partito, il Partito democratico, qui ci sono Elly Schlein e Stefano Bonaccini che mi hanno dato da subito un grandissimo sostegno” e “tutte le forze di coalizione. Abbiamo voluto parlare di Emilia-Romagna, alle cittadine e ai cittadini emiliano-romagnoli di cosa volevamo fare per loro”.

Il primo messaggio è però per la premier Giorgia Meloni: “Noi, in questa terra, siamo stati profondamente feriti nell’ultimo anno e mezzo. Da questa campagna elettorale deve finire la speculazione politica”, afferma auspicando una collaborazione con la presidente del Consiglio e ribadendo la speranza di poterla incontrare già nei prossimi giorni per “segnare un cambio di passo”.

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