“I sindacati devono fare i sindacati, non la politica. Devono fare il loro lavoro, difendere i lavoratori. Mi è sembrato uno sciopero, peraltro legittimo, ma un po’ troppo politico, tant’è che metà del mondo sindacale, se non di più, non ha partecipato”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che è arrivato a Torino per partecipare al 75/o anniversario di Api Torino, in merito allo sciopero generale del 29 novembre scorso in cui, proprio a Torino, si sono verificati scontri tra antagonisti e forze dell’ordine. “Anche i linguaggi sono fondamentalisti, un sindacato non deve dire ‘rivolteremo l’Italia’. Sono linguaggi che incitano alla rivolta popolare. Poi non ci stupiamo quando ci sono incidenti e viene aggredita la polizia. Gli scioperi devono essere pacifici. Quello che abbiamo visto contro le forze dell’ordine, anche qui a Torino, è inaccettabile. Sono figli di papà che aggrediscono i figli del popolo, come diceva Pasolini. Io sto dalla parte dei figli del popolo”, ha aggiunto il vicepremier.
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