“Vicinanza alle famiglie delle vittime e delle persone rimaste ferite e un ringraziamento ai vigili del fuoco e agli altri soccorritori impegnati alle ricerche e che hanno permesso di mettere in sicurezza in poco tempo l’area. Ci sarebbero potuti essere risvolti ben peggiori essendo un’area carica di combustibili”. Così il sottosegretario al ministero dell’Interno, Emanuele Prisco, nell’area della raffineria Eni di Calenzano (Firenze) a 24 ore dall’esplosione in cui hanno perso la vita cinque persone. “Saranno gli inquirenti che valuteranno se tutte le norme sono state rispettate o meno, non sono in grado di valutarlo. È certo che su questo tipo di stabilimenti vi è un monitoraggio e sono richieste delle precauzioni molto alte. Poi non è mai abbastanza, e quando capita una tragedia vuol dire che qualcosa non ha funzionato, ma saranno gli organi inquirenti a stabilire se qualcosa non ha funzionato o se è stata solo una fatalità. Credo che oggi il rispetto vada dato ai morti e a chi non c’è più: credo sia più il momento del silenzio che quello delle facili dichiarazioni”, ha aggiunto.

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