Il ricordo di Bobo Craxi: "Pillitteri, in questi anni, non ha fatto altro che mantenere vivo il suo amore per la città"
Un applauso ha accolto l’arrivo in chiesa, della bara, adornata da un tappeto di garofani rossi, dell’ex sindaco di Milano Paolo Pillitteri, scomparso lo scorso 5 dicembre. Alla messa, celebrata nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, erano presenti il sindaco Giuseppe Sala, il presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi, l’ex primo cittadino Gabriele Albertini, Bobo e Stefania Craxi, e i consiglieri regionali Pierfrancesco Majorino, Carmela Rozza, Gianluca Comazzi e Matteo Forte.
Il discorso della figlia Vittoria
“Mio padre ha conosciuto anche tanta sofferenza. Lo stravolgimento della sua e della nostra vita, durante il periodo nero giudiziario fu dolorosissimo, per lui e per noi. Mia padre ha conosciuto la persecuzione, l’infamia, l’ingiustizia e la gogna mediatica. Vedere un padre stritolato in questa morsa feroce faceva tanto male, ma le sue infinite risorse e la vicinanza della famiglia lo salvarono. Si rialzo e si rinventò”. Lo ha detto Maria Vittoria Pillitteri, figlia dell’ex sindaco di Milano, nel suo discorso funebre per il padre. “Mi fa piacere -ha proseguito – leggere in questi giorni parole molto belle sui giornali. Ieri c’è stato l’abbraccio caloroso della sua città, Milano. Lui era molto amato, perché era veramente difficile non volergli bene. Finalmente la grandezza personale di mio padre è riconosciuta e celebrata. E ora sono qui ad augurarti buon viaggio, papino caro, potrai riabbracciare la mamma, i nonni e l’amatissimo zio Bettino. E questo pensiero mi rincuora”.
Il ricordo di Bobo Craxi
“Pillitteri, in questi anni, non ha fatto altro che mantenere vivo il suo amore per la città,” ha dichiarato Bobo Craxi a margine della cerimonia funebre. L’ex sindaco era suo zio. “Nonostante le vicende di Tangentopoli lo abbiano travolto, ha saputo mantenere, come segno di responsabilità, la sua dedizione per Milano. Non l’ho mai sentito criticare un sindaco né il suo successore, cosa che invece accade spesso. Da questo punto di vista, Paolo ha sempre mostrato un profondo senso civico.”
Interrogato dai cronisti sulla possibilità di dedicare un luogo pubblico della città a Paolo Pillitteri e al padre, Bettino Craxi, Bobo Craxi ha commentato: “In generale, a chi ha servito la patria o la propria città si riconosce un tributo. Anni fa suggerii a Sala questa idea, ma lui preferì organizzare un dibattito anziché installare una targa. Il problema non è discutere di Craxi sul piano storico — dibattiti se ne possono fare quanti si vuole — ma lasciare un segno tangibile. Non è necessario erigere una statua equestre, che sarebbe stata imbarazzante persino per lui. Se volete, la statua equestre fatela a Borrelli. Per mio padre basta un segno che ricordi la sua presenza in vita e il fatto che è stato il primo presidente del Consiglio milanese della storia.”
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