Bozza in circolazione degli emendamenti del governo. Scende tassa cripto, web tax solo per le grandi imprese

Arriva l’atteso emendamento del governo sull’Ires, con lo sconto di 4 punti percentuali dell’imposta sulle società. Lo prevede la bozza in circolazione dell’emendamento del governo alla manovra. Lo sconto si applica al ricorrere di due condizioni: una quota non inferiore all’80% degli utili dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2024 sia accantonato in una apposita riserva e un ammontare non inferiore al 30% degli utili accantonati sia destinata a investimenti relativi all’acquisto di beni strumentali in stabilimenti avente sede in Italia.

Gli investimenti non devono, in ogni caso, essere inferiori a euro 20.000. Lo sconto andrà a condizione le aziende aumentino gli occupati a tempo indeterminato di almeno l’1% e non abbia fatto ricorso alla cassa integrazione nell’esercizio in corso al 31 dicembre 2024 o in quello successivo. 

Web tax solo per giganti rete con ricavi oltre 750 milioni

La web tax al 3% si applica solo ai giganti del web: lo prevede la bozza dell’emendamento del governo, che rivede quanto previsto nella legge di bilancio, che invece estendeva la tassa a tutte le imprese fornitrici di servizi digitali, grandi o piccole. In particolare, si legge, l’imposta si applica a soggetti esercenti attività d’impresa che realizzano ricavi derivanti da servizi digitali e che, singolarmente o a livello di gruppo realizzano un ammontare complessivo di ricavi ovunque realizzati non inferiore a euro 750.000.000

Cripto tax torna al 26%, poi al 33% dal 2026

L’aliquota sarà del 33% (e non del 42%) e verrà applicata dal 2026, e non dall’entrata in vigore della Manovra. Il governo fa un passo indietro sulla tassa sulle plusvalenze delle criptovalute, come si legge nella bozza di emendamento alla legge di bilancio. Di fatto la cripto tax, in questo modo, resterà ferma al 26% nel 2025. Per poi salire al 33% sulle plusvalenze realizzate a partire dal primo gennaio 2026. Salta la no tax area di 2mila euro.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata