Massimiliano Romeo, capogruppo del Carroccio al Senato, è stato eletto segretario della Lega Lombarda per acclamazione in occasione del congresso organizzato a Milano.
“In questo anno e mezzo abbiamo ascoltato la base cercando di comprendere le ragioni di un malcontento. Quando ci sono militanti semplici che si sentono disorientati e disillusi anche per delle colpe che ho fatto io e che non si sentono più parte del progetto, vuol dire che c’è un campanello di allarme e che sarebbe un grosso errore a derubricare a rompiscatole di cui possiamo fare a meno. Il nostro compito è ascoltare, non andare contro il segretario come qualcuno racconta da un anno e mezzo. Far capire non solo a Salvini, ma all’intera dirigenza, che c’è qualcosa da aggiustare“, ha detto Romeo durante un suo intervento.
“Matteo, io sono stato sempre leale con te, ma se noi non parliamo più del Nord, noi al Nord i voti non li prendiamo più“, ha detto il nuovo segretario regionale rivolgendosi al leader del partito, Matteo Salvini. “Una corrente del Nord l’ha fatta pure Forza Italia, Bossi creò ai tempi una corrente indipendentista con a capo Borghezio perché Roma un po’ bisogna spaventarla. Sono contento, Matteo, che sei andato a trovare Umberto Bossi, ci sono andato anch’io il primo dicembre, era giusto andare prima del congresso dal fondatore della Lega Lombarda. Ogni tanto due chiacchiere con il Capo vi assicuro che fanno bene, così come ogni tanto organizzare delle iniziative invitandolo”, ha aggiunto. “Un vero leghista deve essere sempre riconoscente a Umberto Bossi, a Roberto Maroni e a Matteo Salvini, perché tanti di noi senza il famoso 34% non avrebbe avuto la possibilità di ricoprire posizioni e diventare amministratori locali”. Nel contempo, “è vero che non dobbiamo vivere di nostalgie, ma non ci dobbiamo snaturare”.