Bocciato il finanziamento per il Sistema sanitario nazionale di 5,5 miliardi, firmato da Schlein. No all'aumento dei pedaggi autostradali
Un muro contro muro che rallenta il cammino della Manovra 2025. Alle 19 di lunedì, quando è stato esaminato meno della metà del fascicolo di emendamenti, la conferenza dei capigruppo prende atto che non c’è accordo su nulla, nemmeno sui tempi da darsi per terminare l’esame. Le opposizioni respingono la proposta del presidente della Camera Lorenzo Fontana di chiudere l’esame entro martedì mattina, prima dell’intervento alla Camera della premier Giorgia Meloni sul Consiglio Europeo, per poi portare il testo mercoledì.
Maratona notturna non basta a chiudere il testo, slitta alle 15
La maratona notturna, iniziata intorno alle 2, non è bastata a chiudere il testo. I lavori sono stati aggiornati al pomeriggio, intorno alle 15. Sfuma quindi l’obiettivo di chiudere il testo in mattinata prima delle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in Aula alla Camera. Si punta comunque a terminare oggi il documento per portarlo in Aula domani alle 14.
Quando arriverà la fiducia alla Manovra 2025
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani tira le somme: “La riunione della capigruppo serviva per stabilire un cronoprogramma teorico. Non c’è perché non c’è l’unanimità”. Ma la maggioranza punta ad andare in Aula entro mercoledì, per poi chiudere i lavori, ricorrendo alla fiducia, entro venerdì 20 dicembre. In questo modo ci sarebbero i tempi tecnici per chiudere anche in Senato prima di Natale. Lo conferma il presidente Ignazio La Russa: “Abbiamo previsto addirittura il 21, che è sabato” ma, sottolinea, “non si può escludere che dovremmo tornare, non c’è nulla di strano, tanti lavoratori lavorano il 27 e il 28. Se il Senato dovrà restare aperto, sarà aperto”.
Ok ai microinterventi
Arriva l’ok a microinterventi. All’unanimità la commissione vota per dotare il fondo per il Reddito di libertà in favore dell’indipendenza economica delle donne vittime di violenza. Un milione per ausili e protesi per attività sportive per persone con disabilità, fondi per il registro dei tumori e farmacie dei servizi. Non passa invece lo stop alle consegne dei rider con le allerta meteo.
Salta l’equiparazione dello stipendio dei ministri, arriva rimborso trasferte
I relatori circoscrivono la norma sui compensi dei ministri non parlamentari. La riformulazione dell’emendamento alla Manovra 2025 prevede non più l’equiparazione del trattamento economico tra i componenti del governo eletti e non, ma che “i ministri e i sottosegretari non parlamentari e non residenti a Roma hanno diritto al rimborso delle spese di trasferta per l’espletamento delle proprie funzioni”. Per questo fine, è istituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri un Fondo con una dotazione di 500.000 euro annui a decorrere dall’anno 2025.
Crosetto: “Abbiamo chiesto di ritirare l’emendamento”
In precedenza il titolare della Difesa Guido Crosetto aveva annunciato: “Abbiamo chiesto ai relatori di ritirare” l’emendamento “ed evitare inutili polemiche”. “Quello che non sarebbe comprensibile per nessuna altra professione e cioè che due persone che fanno lo stesso lavoro, nella stessa organizzazione, abbiano trattamenti diversi, per chi fa politica deve essere messo in conto”.
Bocciato il finanziamento per il Sistema sanitario nazionale di 5,5 miliardi
Bocciato l’emendamento unitario, a prima firma della segretaria del Pd Elly Schlein, che prevedeva un finanziamento aggiuntivo per il Sistema sanitario nazionale di 5,5 miliardi per il prossimo anno. “Le risorse che non state mettendo voi le stanno mettendo gli italiani”, ha ammonito la maggioranza Schlein intervenendo nel dibattito in commissione.
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Concessioni elettrice e autostradali
Le opposizioni contestano anche quelli sulle concessioni elettriche e autostradali, perché il tema è stato introdotto ex novo, e non è stato affrontato nel ciclo di audizioni. Anche se su quest’ultimo punto il governo ha acconsentito a una riflessione.
Ok a emendamento per screening sanitari sul lavoro
Approvato dalla Commissione Bilancio della Camera, nel corso della seduta notturna, l’emendamento di Azione, a firma Bonetti-Sottanelli, che istituisce un fondo per incentivi alla realizzazione di screening oncologici e cardiovascolari e per la dotazione di defibrillatori nei luoghi di lavoro. Nella riformulazione del governo sono previsti 500mila euro annui dal 2026.
Più fondi per campagne prevenzione disturbi alimentari
È stato approvato anche l’emendamento di Azione a firma Ruffino-Bonetti che stanzia 1,5 milioni di euro in tre anni a partire dal 2025 per campagne di prevenzione dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. “Un’approvazione doverosa – dichiarano Ruffino e Bonetti – che ci dà particolare soddisfazione perché l’emendamento è interamente finanziato con le risorse parlamentari a disposizione di Azione: noi crediamo che sui disturbi dell’alimentazione e della nutrizione la politica debba diventare concreta mettendo risorse, e non fermarsi a parole di vicinanza”.
Ok a emendamento per sostegno psicologico a scuola
Via libera all’emendamento presentato dal Pd per l’istituzione di un fondo per il sostegno psicologico a scuola. L’emendamento prevede una dotazione di 10 milioni di euro nel 2025 e 18,5 milioni dal 2026.
Incremento contributo a scuole paritarie per alunni disabili
Approvato in commissione Bilancio alla Camera un emendamento alla Manovra 2025, presentato dalla maggioranza con Azione e Italia Viva, che dispone l’incremento del contributo alle scuole paritarie che accolgono alunni con disabilità. “Il sistema pubblico scolastico si regge anche sul grande apporto delle scuole paritarie, che vanno per questo sostenute”, commenta Elena Bonetti, capogruppo di Azione in Commissione Bilancio alla Camera.
Salta l’aumento dei pedaggi autostradali, governo chiede ritiro
Salta nella Manovra 2025 l’aumento delle tariffe autostradale dell’1,8%. Il governo, anche su richiesta delle opposizioni, ha chiesto ai relatori di ritirare l’emendamento, presentato venerdì sera, che prevedeva l’aumento dell’1,8% nel 2025, in linea con l’inflazione programmata. La proposta conteneva anche la proroga al 30 giugno 2025 della scadenza per l’aggiornamento dei piani economico-finanziari delle concessioni autostradali.
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