Il discorso della premier prima del Consiglio europeo: "Decisioni dal sapore ideologico compromettono le politiche di rimpatrio"

Giorgia Meloni parla alla Camera dei deputati in vista del Consiglio europeo. Diversi gli argomenti affrontati dalla presidente del Consiglio: dalla nomina di Raffaele Fitto nell’Ue alla crisi in Siria, dalla guerra in Medioriente alla questione migranti, passando per i rapporti con la futura amministrazione Trump.

Ok Camera a risoluzione maggioranza dopo parole Meloni con 193 sì

L’aula della Camera ha approvato con 193 voti favorevoli, 118 contrari e 9 astenuti la risoluzione presentata dalla maggioranza dopo le comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’assemblea ha poi votato per parti separate le risoluzioni presentate dalle opposizioni, approvando quelle cui il Governo aveva dato parere favorevole. 

Meloni a Pd: “Fate corso vudù perché ‘macumbe’ non funzionano”

Non è mancato l’attacco nei confronti del Partito democratico. “Nel tentativo spasmodico di attaccare il governo” il Pd dice che “nessuno si è accorto che l’Italia è stata presidente del G7. Dire una frase del genere è un insulto a sherpa, diplomatici, forze dell’ordine, papa Francesco, funzionari e a tutti quelli che hanno lavorato perché il G7 fosse un orgoglio della nazione mentre voi stavate lì a fare le macumbe sperando che fosse un fallimento, perché come sempre tifate contro la vostra nazione quando non siete al potere. Dovete fare un corso di riti vudù, perché le macumbe non stanno funzionando“, ha affermato la numero uno di Palazzo Chigi durante la replica in Aula.

Meloni: “Bene Crosetto, ritirare emendamento stipendi ministri”

“Sono d’accordo con il collega Crosetto, mi unisco alla sua richiesta di ritiro dell’emendamento” per equiparare gli stipendi dei ministri non parlamentari a quelli parlamentari, ha affermato la premier in merito alla Manovra 2025“Non prendiamo lezioni da quelli che hanno speso i soldi degli italiani per dare 300mila euro a Beppe Grillo“, ha aggiunto Meloni lanciando una frecciatina al Movimento Cinque Stelle.

Meloni: “Fitto vicepresidente Commissione, missione compiuta”

“Non si è trattato di un percorso semplice ma al termine di quel percorso mi sento di poter dire missione compiuta: un italiano è stato nominato vicepresidente esecutivo, un politico di valore, a lui è stato affidato un pacchetto di competenze che vale circa mille miliardi di euro”, ha detto la premier parlando di Raffaele Fitto. “Per noi non è semplicemente un titolo onorifico ma uno strumento concreto” che consentirà di supervisionare “settori strategici” dell’Ue in cui “la sensibilità italiana può contribuire a riportare il dibattito su un approccio pragmatico superando la deriva ideologica che Bruxelles ha mostrato negli ultimi anni”, ha aggiunto la presidente del Consiglio. 

 

Meloni: “Decisioni Cpi rischiano trasformarla in membro conflitto”

“Le decisioni assunte dalla Corte penale internazionale sia sul conflitto a Gaza sia sull’Ucraina sollevano molti interrogativi. Per la prima volta intervengono non a guerra conclusa, ma a conflitto in corso, e questo rischia di trasformare un organo giurisdizionale in un membro del conflitto“, ha detto ancora la presidente del Consiglio. 

Meloni: “Riconoscimento Stato Palestina non giova a soluzione”

Meloni si è soffermata anche sulla questione mediorientale e sulla guerra tra Israele e Hamas. “Lo Stato di Palestina è riconosciuto dai Paesi dell’ex Patto di Varsavia, ma non è riconosciuto dai nostri colleghi del G7, quindi la scelta la condividiamo con molti dei partner internazionali, e io penso che non giovino al riconoscimento dei due popoli e due Stati accelerazioni sul riconoscimento di uno Stato che oggi non esiste“. 

Meloni a opposizione: “Non si può considerare Trump nemico”

“Tra i nemici Provenzano indica anche Donald Trump, e io non so su che basi si possa definire un nemico il presidente eletto degli Usa. Il problema di un rapporto tra Europa e Usa, con le questioni della contribuzione in ambito Nato e il surplus commerciale, non sono temi che ha inventato Trump”, ha ribadito Meloni. 

Meloni: “Mantenere approccio pragmatico e aperto con nuova amministrazione Usa”

“Il nostro impegno nei confronti dell’Alleanza atlantica resta una pietra angolare, ma si deve avviare un dibattito concreto per l’emissione di bond europei per la Difesa. È indispensabile mantenere approccio pragmatico e aperto con la nuova amministrazione Trump, cercando di evitare diatribe commerciali che non farebbero bene a nessuno”, ha detto Meloni in merito ai rapporti con gli Stati Uniti e alla nuova presidenza targata Trump. 

Meloni su Siria: “Telefonata capo intelligence? Pronto a riferire a parlamento”

“Sulla questione delle indiscrezioni su una telefonata tra il capo della nostra intelligence, dell’Aise, e l’intelligence siriana, avrei ritenuto più strano se il nostro capo dell’intelligence in un momento tanto delicato non avesse cercato di ottenere informazioni, per consentire al governo di avere più elementi possibili per poter prendere contromisure su quello che sta accadendo. Resta la disponibilità del generale Caravelli di venire a riferire al Copasir“, ha riportato Meloni. “Penso che voglia dire qualcosa se in una nota delle autorità che hanno rovesciato il regime siriano l’unico Paese occidentale citato sia l’Italia, questo a dimostrare che l’Italia non ha agito a sostegno del regime precedente”, ha aggiunto. 

Meloni su Siria: “Bene caduta Assad, ora attenzione a minoranze”

Meloni ha anche parlato della situazione in Siria. “La caduta di Assad è una buona notizia giustamente celebrata dalla popolazione siriana. L’Italia è pronta a interloquire con la nuova leadership, in un contesto di azioni concertate con i partner internazionali. I primi passi sembrano incoraggianti, ma dovremo guardare a come saranno trattate le minoranze, con particolare attenzione ai cristiani. Oggi la libertà religiosa appartiene ai diritti fondamentali che la legge non può mai limitare. E dobbiamo evitare un ritorno dell’Isis. Sono convinta che la Ue abbia un ruolo fondamentale da svolgere in Siria”. 

Meloni: “Decisioni dal sapore ideologico compromettono politiche rimpatri”

Le recenti decisioni dei giudici “dal sapore ideologico, se accolte dalla Corte europea rischiano di compromettere le politiche di rimpatrio di tutti gli Stati membri, una prospettiva inaccettabile che occorre contrastare”, ha aggiunto la premier parlando alla Camera. 

Meloni: “Su protocollo Albania andremo avanti”

Sul protocollo Italia-Albania “intendiamo andare avanti nel pieno rispetto della legge italiana e delle norme europee”, ha ribadito la premier. “Consideriamo improcrastinabile una revisione della direttiva sui rimpatri e del concetto di Paese sicuro, così come consideriamo importante anticipare il più possibile quanto previsto dal nuovo Patto di immigrazione e asilo, anche al fine di fare definitiva chiarezza su un argomento che è stato oggetto di recenti provvedimenti giudiziari dal sapore ideologico che se fossero confermati nella loro filosofia di fondo dalla Corte di giustizia Ue, rischierebbero di compromettere almeno fino all’entrata in vigore delle nuove regole Ue, nel 2026, le politiche di rimpatrio di tutti gli Stati membri”. 

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