Qualche dubbio tra le parti sociali dopo il vertice al Mimit

Dobbiamo passare dalle parole ai fatti. Oggi sono state dette tante parole in continuità con quello che ci hanno detto in questi anni. C’è stata solo un’aggiunta di modelli per alcuni stabilimenti, però non ci sono le condizioni per poter dichiarare che è iniziata una nuova fase. Una nuova fase di relazione industriale molto probabilmente sì, ma non c’è una fase che possiamo in grado di poter assicurare gli stabilimenti, prospettive o di poter dire che da domani la situazione migliorerà. Questa per noi è una grande preoccupazione“. Così Rocco Palombella, segretario Uilm, al termine dell’incontro tra governo, Stellantis e le parti sociali coinvolte.

Di diverso avviso invece Ferdinando Uliano, segretario Fim-Cisl: “Finalmente un cambio di passo da parte di Stellantis. Abbiamo l’assegnazione di nuovi investimenti, una piattaforma Small che da settembre noi stavamo rivendicando, necessaria per alzare i volumi”, pur ammettendo però “che c’è di fronte un periodo ancora di sofferenza”.

Speranza, non senza qualche critica, sono invece gli elementi che emergono dalle parole di Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità: “L’incontro di oggi deve rappresentare una ripartenza. Sono stati presentati elementi di novità oggettivi da parte di Stellantis. Per quanto riguarda il governo invece è confermato un taglio importante del fondo automotive e questo è assolutamente incomprensibile e inaccettabile”.

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