“Il vecchio Partito socialista era molto legato alle rivendicazioni della classe operaia. Se qualcuno facesse la domanda ‘Oggi c’è un partito, un movimento che è in grado di rappresentare, con quello stesso spirito, ma ovviamente con 100 anni di distanza, le esigenze che vengono dal mondo del lavoro?’ io avrei qualche dubbio a dire di sì”. Lo ha dichiarato Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della UIL, a margine dell’evento di presentazione del libro ‘L’assassinio di Matteotti’ nel centenario della morte del socialista, a Roma. Bombardieri quindi entra nel dettaglio della sua riflessione, specificando da dov’è originata: “Non ho visto un’elaborazione politica sui temi e sulle rivendicazioni della piattaforma sindacale che ha portato allo sciopero. Noi abbiamo chiesto a 500mila persone di venire in piazza perché sosteniamo che ci sia un problema di salari, di rinnovo di contratti. Abbiamo chiesto la detassazione degli aumenti contrattuali, abbiamo chiesto di parlare di contrattualizzazione di secondo livello e di sicurezza”. Il segretario della UIL conclude ribadendo: “Non ho visto, ma può essere che sono io distratto, un’elaborazione politica su questi temi”.
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