Ha ricevuto 569 voti a favore, 20 contrari e 61 astensioni. Oggi ricopre un analogo incarico in Banca d'Italia

Il Parlamento europeo ha approvato la nomina della candidata italiana Bruna Szego a presidente dell’Amla, l’Autorità antiriciclaggio dell’Ue. Szego, che attualmente dirige l’Unità di Supervisione e normativa antiriciclaggio presso la Banca d’Italia, ha ricevuto 569 voti a favore, 20 contrari e 61 astensioni, in una votazione a scrutinio segreto. Con sede a Francoforte, la nuova Autorità per la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo dell’Ue (Amla) ha il compito di coordinare le azioni delle unità nazionali di informazione finanziaria e di sorvegliare direttamente determinate entità finanziarie a rischio presenti in più Stati membri. Per essere nominata presidente dell’Amla, Bruna Szego deve ricevere il sostegno anche del Consiglio Ue, con una decisione a maggioranza qualificata.

Chi è Bruna Szego

Szego, laureata in Giurisprudenza alla Luiss a Roma nel 1989 con una tesi di diritto penale commerciale, è entrata in Banca d’Italia nel 1990, dove ha svolto tutta la sua vita professionale fino a guidare, dal 2022, la divisione antiriciclaggio. A via Nazionale, Szego ha iniziato la sua carriera negli uffici della Vigilanza dell’Amministrazione centrale, dove ha seguito la disciplina nazionale e europea della finanza non bancaria e collaborato alla redazione dei Testi Unico Bancario e della Finanza. Dal 1999 svolge attività di ricerca e analisi economica del diritto presso l’ufficio Diritto dell’Economia con studi sulla governance delle imprese, sulla giustizia civile, sulla finanza per la crescita; segue le iniziative europee sul diritto societario e dei mercati finanziari; partecipa ai lavori per la riforma del diritto societario e del diritto fallimentare italiani. Di nuovo nell’Area Vigilanza dal 2007, l’anno successivo è nominata titolare della Divisione Normativa Primaria del Servizio Politiche e Normativa di Vigilanza, occupandosi tra l’altro delle regole sul governo societario delle banche, sui sistemi di remunerazione, sulla tutela della clientela bancaria. Entrata nel 2014 nella Direzione del Servizio Regolamentazione e Analisi Macroprudenziale dove ha coordinato i lavori per dare attuazione alla nuova disciplina europea sulla gestione delle crisi bancarie, è diventata sostituto del Capo del Servizio nel 2016 e, nel 2017, Capo del Servizio Regolamentazione e Analisi Macroprudenziale. Dal 14 giugno 2022 è Capo dell’Unità, a diretto riporto del Direttorio, responsabile della Normativa e della Supervisione sull’antiriciclaggio e il contrasto al finanziamento del terrorismo. Sui temi di cui si è occupata ha pubblicato articoli e saggi, è stata relatrice a numerosi convegni, ha rappresentato la Banca in audizioni presso il Parlamento. E per la banca ha ricoperto numerosi incarichi, anche in sede europea. È stata componente aggiunto del Single Resolution Board costituito nell’ambito del Meccanismo di Risoluzione Unico, componente del Comitato di Risoluzione istituito presso l’Autorità Bancaria Europea, membro dell’Advisory Technical Committee presso il Esrb, componente aggiunto del Board of Supervisors dell’Autorità Bancaria Europea. È componente dello Standing Committee sull’Antiriciclaggio presso l’EBA e co-chair, presso il Bcbs, dell’Expert Group sull’Antiriciclaggio. Mercoledì la decisione del Parlamento europeo che ne ha approvato la nomina alla guida dell’Amla, la nuova agenzia europea che ha il compito di coordinare le azioni delle unità nazionali di informazione finanziaria e di sorvegliare direttamente determinate entità finanziarie a rischio presenti in più Stati membri. Per essere nominata presidente dell’Amla, Bruna Szego deve ricevere il sostegno anche del Consiglio Ue, con una decisione a maggioranza qualificata. Alla guida dell’Amla, Szego coordinerà le autorità nazionali per garantire l’applicazione corretta e coerente delle norme dell’Ue in materia di lotta al riciclaggio. L’obiettivo dell’Autorità dell’Ue è trasformare la vigilanza antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo (Aml/Cft) nell’Ue e migliorare la cooperazione tra le unità di informazione finanziaria (Uif). Tra le responsabilità principali dell’Amla, ci sono la supervisione diretta di entità selezionate del settore finanziario che operano su base transfrontaliera e presentano un rischio elevato di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo, nonché la supervisione indiretta di altre entità nei settori finanziario e non finanziario. L’Amla dovrà inoltre supportare e coordinare le Unità di informazione finanziaria (Fiu) facilitando analisi congiunte di casi transfrontalieri, consentendo lo scambio controllato di informazioni, fornendo capacità, analisi avanzate dei dati e gestire il sistema informativo comune (Fiu.net). Tra i compiti della nuova Autorità Ue, anche quello di integrare le norme di lotta al riciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo dell’Ue mediante lo sviluppo di standard tecnici normativi e attuativi e l’emissione di linee guida.

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