Assolti anche Maria Elena Boschi e Luca Lotti. Il leader di Iv: "Volevano farmi fuori con indagine farlocca, ripartiamo"

Tutti prosciolti gli undici imputati e le 4 società nell’ambito dell’inchiesta sulla Fondazione Open. È questa la decisione del gup del tribunale di Firenze, Sara Farini.

L’inchiesta riguardava presunte irregolarità nei finanziamenti a Open, la fondazione attiva tra il 2012 e il 2018 per sostenere finanziariamente l’ascesa e l’attività politica di Matteo Renzi, prima come sindaco di Firenze e poi come segretario del Pd. Tra gli imputati figuravano l’ex premier Matteo Renzi, l’ex ministra Maria Elena Boschi, l’ex deputato ed ex ministro Luca Lotti, l’ex presidente della Fondazione Open Alberto Bianchi e l’imprenditore Marco Carrai, i componenti del cosiddetto Giglio magico. A tutti veniva contestato il reato di finanziamento illecito ai partiti, dal momento che la procura riteneva che la Fondazione Open fosse un’articolazione di partito riconducibile e funzionale all’ascesa politica di Renzi. A Lotti venivano contestati anche due episodi di corruzione per l’esercizio della funzione.

Inchiesta Open, Renzi: “Volevano farmi fuori con indagine farlocca, ripartiamo”

“Ho quasi cinquant’anni. Gli ultimi cinque li ho vissuti da ‘appestato’ per l’incredibile inchiesta Open. Uno scandalo assoluto per tutti quelli che avevano letto le carte, ma nonostante questo sono stato politicamente massacrato da tanti, a cominciare da Fratelli d’Italia e dai Cinque Stelle. Dopo anni di sofferenza oggi arriva la notizia: prosciolto. Prosciolto io, prosciolti tutti i miei amici sia politici come Maria Elena e Luca sia professionisti come Marco, Riccardo, Alberto e tutti gli altri. Oggi in tanti dovrebbero scusarsi, Meloni e Travaglio in primis. Non lo faranno. Pace”, scrive Renzi su Instagram

Al pm che mi ha accusato – Luca Turco, lo stesso che ha aggredito la mia famiglia – non ho niente da dire. Mi spiace solo che vada in pensione dopodomani senza pagare per le sue perquisizioni illegittime e per la sua indagine incostituzionale. Chi sbaglia paga vale per tanti italiani, non per lui. Grazie ad Agnese per essere stata una roccia e non era facile. Grazie a Francesco, Emanuele e Ester per non aver mai dubitato del loro babbo. Grazie a tutti gli avvocati della difesa, a cominciare da Gian Domenico Caiazza, Federico Bagattini e Lorenzo Pellegrini, ai miei amici, ai miei colleghi, ai miei collaboratori per tutto. Volevano farmi fuori con una indagine farlocca. Non ce l’hanno fatta. Ripartiamo insieme. Ma non dimentichiamo che ci sono tanti cittadini innocenti che non possono difendersi. Continueremo a fare politica anche per loro. Con il sorriso e senza vendette. Ma con la certezza che oggi ha perso il giustizialismo e ha vinto la giustizia. E chi mi aggredisce con indagini, norme, campagne ad personam non mi fa paura. Anzi, mi rende più forte”, conclude Renzi.

Inchiesta Open, Boschi: “Finisce incubo, non smetto di lottare per Paese più giusto”

Finisce l’incubo. Dopo anni di sofferenza silenziosa oggi si chiude la pagina di Open: sono stata prosciolta”, scrive sui social Boschi. “Da avvocato conoscevo l’assurdità delle accuse. Da parlamentare ero certa della correttezza del nostro operato. Ma da donna ho sofferto molto, quasi sempre in silenzio. Ringrazio Giulio per avermi abbracciata e capita. Ringrazio i miei genitori e i miei fratelli, tutta la famiglia, per avermi aiutata e sostenuta, a cominciare da mio padre che aveva dovuto soffrire un trattamento persino peggiore ma altrettanto ingiusto. Ringrazio i miei avvocati, Nanni e Pellegrini e soprattutto Paola Severino collega amica e faro. Abbraccio Matteo, Luca e tutti i miei amici e colleghi. E do a tutti l’appuntamento alla prossima Leopolda, a ottobre 2025. Non smettiamo di lottare per un Paese più giusto. E più garantista“, aggiunge.

Inchiesta Open: Calenda, si chiude persecuzione, abbraccio a Renzi, Boschi e Lotti

“Che Renzi, Boschi e Lotti abbiano subito persecuzioni mediatico-giudiziarie è un dato di fatto. Per fortuna oggi si chiude questa vicenda. Un abbraccio a tutti loro”. Lo scrive su X il leader di Azione, Carlo Calenda.

Inchiesta Open, Salvini: “Bene assoluzione Renzi, noi  non mandiamo a processo rivali”

“Bene l’assoluzione di Matteo Renzi e degli altri indagati, nonostante una odissea giudiziaria durata troppi anni. Noi siamo sempre garantisti, a differenza di chi predica bene e poi vota in Parlamento per mandare a processo i rivali politici. Ora mi aspetto che Italia viva voti con la Lega e il resto del centrodestra per cambiare questa Giustizia e prevedere, tra le altre cose, responsabilità civile dei magistrati e separazione delle carriere”. Così Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, commenta la vicenda Open.

Inchiesta Open, Lotti: “Chiuso caso che mi ha ferito molto, ora avanti”

“Anche il caso Open è chiuso. Finito. Non è mai esistito vorrei dire, ma non posso dirlo perché – anche se per minor tempo – mi ha accompagnato e seguito nel mio lavoro di parlamentare della Repubblica. Ed è stato un caso che mi ha ferito molto perché era un’accusa brutta, un’accusa di quelle che anche solo a nominarle fanno male per chi come me ha sempre creduto nella politica che ha voglia di fare, nella politica come servizio e come impegno per il bene comune. Sicuramente ho fatto errori, sicuramente non tutte le decisioni che ho preso erano quelle giuste ma sicuramente per prenderle non ho mai infranto la Legge e non l’ho mai fatto per avvantaggiare qualcuno o qualcosa. Ora lo dice una sentenza”. Lo scrive sui social Luca Lotti. “Mi resta il rammarico per chi con codardia ha usato il caso Open per vendicarsi personalmente di qualcos’altro. Lo so è la politica ma oggi è l’unica cosa che mi resta di questa vicenda. Il grazie ai miei avvocati, al professor Coppi e a Ester Molinaro è scontato ma non retorico, così come quello a tutte le persone che in questi anni ci sono sempre state! La vita può essere capita solo all’indietro. Ma va vissuta in avanti e allora, andiamo avanti!”, aggiunge.

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