La lettera del Commissario per i diritti umani O'Flaherty al presidente del Senato
Il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Michael O’Flaherty, ha chiesto al Senato italiano di non approvare il ddl Sicurezza, a meno che non venga modificato in modo sostanziale per garantire che sia conforme agli standard dei diritti umani del Consiglio d’Europa, in una lettera indirizzata al presidente del Senato Ignazio La Russa, pubblicata oggi e che porta la data del 16 dicembre. Nella missiva il Commissario, dopo avere ricordato che i diritti alla libertà di espressione e di riunione pacifica, sanciti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, sono una pietra miliare della società democratica, cita una serie di articoli del ddl, cioè 11, 13, 24, 26 e 27. Dura la replica di La Russa che parla di “inaccettabile interferenza”.
La lettera del commissario O’Flaherty
“Ritengo che queste disposizioni, che introducono reati definiti in termini vaghi e che includono altre severe restrizioni, creino spazio per un’applicazione arbitraria e sproporzionata, colpendo attività che rappresentano un legittimo esercizio della libertà di riunione o di espressione pacifica. In particolare prevedendo l’imposizione di pene detentive significative solo per aver partecipato a manifestazioni che possono non essere state violente o aver causato danni, il disegno di legge 1236 impone restrizioni che potrebbero non essere coerenti con i requisiti della Convenzione“, scrive O’Flaherty. “Chiedo rispettosamente ai membri del Senato di astenersi dall’adottare il disegno di legge, a meno che non venga modificato in modo sostanziale per garantire che sia conforme agli standard del Consiglio d’Europa in materia di diritti umani”, si legge ancora nella lettera.
La replica di La Russa
Non si è fatta attendere la replica di La Russa. In una nota il presidente del Senato scrive: “Ho dato indicazione agli uffici del Senato di respingere l’inaccetibile pretesa di Michael’s O’Flaherty, commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, di trasmettere a tutti i senatori la sua richiesta di non votare il disegno legge sicurezza che per altro è ancora in fase di esame davanti alle commissioni competenti. La lettera di O’Flaherty è arrivata agli uffici del Senato mentre mi trovavo in Bulgaria in visita al contingente italiano di stanza in ambito Nato e l’ho trovata un’inaccettabile interferenza nelle decisioni autonome e sovrane di un’assemblea parlamentare”. E ancora: “Gli uffici, su mia indicazione, hanno tuttavia trasmesso la missiva al ministro dei rapporti con il Parlamento, senatore Ciriani, anche in considerazione del fatto che spetta primariamente al Governo intrattenere relazioni con le istituzioni europee. La stessa lettera è stata altresì inviata, per semplice conoscenza, ai presidenti delle due commissioni interessate”.
“In entrambe le formali trasmissioni mi sono astenuto da ogni considerazione. Al di fuori degli atti ufficiali, la mia personale opinione è che ho trovato non solo irrituale ma contrario a qualunque principio democratico, che il signor Michael O’Flaherty (a me finora del tutto sconosciuto) chieda addirittura di non votare una legge per altro il cui testo è ancora in formazione e all’esame della Commissioni. Personalmente non condivido le argomentazioni di quella lettera, ma ciò che conta, e che trovo inaccettabile, è che si voglia condizionare la volontà dei nostri senatori di maggioranza e di opposizione durante l’iter di formazione di una legge, quasi che fossero incapaci di valutarne i contenuti e le conseguenze autonomamente”, conclude La Russa.
Ddl Sicurezza, P. De Luca (Pd): “Parole La Russa molto gravi”
“Le parole del presidente La Russa pronunciate contro il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, O’Flaherty, sono molto gravi. È inammissibile che la destra continui a sentirsi al di sopra della legge, fuori dalle regole fondamentali della costituzione del diritto europeo e delle convenzioni internazionali. Il commissario ha inviato una lettera in cui ha espresso le stesse preoccupazioni che stiamo denunciando da settimane rispetto ad indebite restrizioni del diritto a manifestare ed esprimersi pacificamente. Che a fare queste dichiarazioni incendiarie sia la seconda carica dello Stato è ancora più pericoloso”. Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche europee.
“Il presidente La Russa, purtroppo, ci ha abituato ad uscite scomposte e a gamba tesa, ma questa volta si è superato il limite. Auspichiamo che i colleghi di maggioranza fermino la corsa al buio e ascoltino non solo le preoccupazioni delle opposizioni ma tengano conto anche dei richiami del commissario O’Flaherty per assicurare il rispetto degli standard del Consiglio d’Europa in materia di diritti umani. Guai a portare l’Italia fuori dal perimetro delle convenzioni e del diritto internazionale”, conclude.
Ddl Sicurezza, M5S: “Consiglio d’Europa conferma che è antidemocratico”
“Anche il Consiglio d’Europa, un’istituzione di indiscutibile autorevolezza in materia di diritti umani, ha lanciato un forte allarme sulle tante gravi violazioni dei diritti contenute nel Ddl Sicurezza, chiedendo di non approvarlo a meno che non venga radicalmente modificato. In particolare, evidenzia il Consiglio d’Europa, varie norme restringono il diritto a manifestare e esprimersi pacificamente. Non è una novità, noi lo denunciamo da mesi ma questo ulteriore autorevole monito impone il definitivo stop a questo disegno di legge spietato, illiberale e antidemocratico“. Lo affermano i rappresentanti del M5S nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato Anna Bilotti, Roberto Cataldi, Ada Lopreiato, Alessandra Maiorino e Roberto Scarpinato.
“Governo e maggioranza si scaglieranno anche contro il Consiglio d’Europa? Diranno che anche questo organismo sovranazionale è nemico di Giorgia Meloni come la Corte Ue, la magistratura italiana e altre istituzioni? Quanto a lungo pensano di poter andare avanti con il grottesco vittimismo con cui cercano di liquidare ogni monito? La lettera di oggi ricorda loro che se continuano ad andare contro la Costituzione, il diritto europeo e quello internazionale, andranno solo a sbattere. Qualsiasi governo dotato di un minimo di lungimiranza si fermerebbe. I senatori di maggioranza riflettano seriamente sull’invito ad astenersi che viene rivolto a loro. Noi daremo battaglia ogni giorno, nelle istituzioni e nelle piazze”, concludono gli esponenti M5S.
Ddl Sicurezza, Bonelli (Avs): “Consiglio d’Europa lo boccia, destra si fermi”
“Anche il Consiglio d’Europa, attraverso la missiva del commissario per i diritti umani, Michael O’Flaherty certifica le numerose criticità del ddl Sicurezza, e invita il Senato a non votare il disegno senza i giusti correttivi. Più volte abbiamo manifestato le nostre perplessità verso una misura illiberale cinica e feroce che trasforma in narcotrafficanti le tremila aziende che coltivano la canapa, causando il licenziamento di circa 15 mila lavoratori e lavoratrici, che colpevolizza i cittadini senza offrire nessuna soluzione e criminalizza il legittimo diritto ad esprimere il dissenso”. Lo dichiara il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli. “Criminalizzare il dissenso, la protesta e la disobbedienza rendendoli reato rappresenta uno dei più gravi attacchi ai diritti fondamentali. Il ddl Sicurezza è la risposta autoritaria alla crisi sociale, economica ambientale prevedendo inasprimento pene e carcere per chi manifesta La destra si fermi”, conclude Bonelli.
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