La Farnesina: "Assicurare condizioni di detenzione dignitose nel rispetto dei diritti umani"

È terminato dopo poco meno di un’ora a Palazzo Chigi il vertice di governo sul caso di Cecilia Sala, la giornalista italiana detenuta in Iran. L’incontro è stato presieduto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Presenti il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e i rappresentanti dei servizi di intelligence. Le forze di opposizione, a partire da Pd e Italia viva, hanno chiesto al governo di condividere le mosse da compiere per arrivare alla sua liberazione.

Palazzo Chigi: “Governo impegnato per liberazione Cecilia Sala”

“Il governo conferma l’impegno presso le autorità iraniane per l’immediata liberazione di Cecilia Sala, e, in attesa di essa, per un trattamento rispettoso della dignità umana”, si legge in una nota di Palazzo Chigi dopo il vertice. 

Palazzo Chigi: “Mantovano riferirà venerdì mattina al Copasir”

“Il Sottosegretario Mantovano, in veste di Autorità delegata, venendo incontro alle richieste delle opposizioni, ha dato immediata disponibilità al Presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, Lorenzo Guerini, a riferire al COPASIR già domani mattina (venerdì, ndr), e quindi per suo tramite al Parlamento”, si legge ancora nella nota. 

Madre Cecilia Sala a P.Chigi per incontro con Meloni

Oltre al vertice di governo, inoltre, Meloni ha avuto un colloquio telefonico con Renato Sala, padre di Cecilia, e ha incontrato a Palazzo Chigi la madre, Elisabetta Vernoni

Madre Cecilia Sala: “Dopo incontro con Meloni fiducia è tanta”

Come va? Male, è ovvio. Ma questo incontro mi ha aiutato, avevo bisogno di un guardarsi negli occhi, anche tra mamme, anche su cose di questo genere”, ha dichiarato la madre di Sala uscendo da Palazzo Chigi dopo aver parlato con Meloni. “La fiducia è tanta, sicuramente stanno lavorando. Io sono un po’ come Cecilia, sono un po’ un soldato. Aspetto e rispetto il lavoro che stanno facendo”, ha aggiunto. “Quello che potrò fare da parte mia sicuramente lo farò, sicuramente stanno facendo il loro“.

Madre Cecilia Sala: “Da Meloni non solo rassicurazioni”

La premier ha fatto un salto di qualità dalle rassicurazioni comprensibili che ricevo sempre. È stata più precisa e più puntuale ed è questo che io volevo. Soddisfatta? In questo momento sì”, ha detto ancora Elisabetta Vernoni. “È ovvio che ieri c’è stato un cambio di umore forte”, ha aggiunto, alludendo alla telefonata in cui la figlia le ha raccontato delle sue difficili condizioni carcerarie

Farnesina ad ambasciatore Iran: “Detenzione Cecilia Sala sia dignitosa”

Nel corso dell’incontro odierno il Segretario Generale della Farnesina, ambasciatore Riccardo Guariglia, ha ribadito all’ambasciatore della Repubblica Islamica dell’Iran a Roma, Mohammad Reza Sabouri, la richiesta di “assicurare condizioni di detenzione dignitose” per la giornalista Cecilia Sala “nel rispetto dei diritti umani”. Inoltre – si legge in una nota – la Farnesina ha chiesto anche di “garantire piena assistenza consolare alla connazionale, permettendo all’Ambasciata d’Italia a Teheran di visitarla e di fornirle i generi di conforto che finora le sono stati negati”. Sala è detenuta nel carcere di Evin dal 19 dicembre scorso. L’incontro è durato circa un’ora.

Tajani: “Condizioni detenzione non quelle che ci erano state assicurate”

“Abbiamo chiesto ancora una volta l’immediata liberazione di Cecilia Sala all’Iran perché detenuta senza alcun motivo. E nell’attesa della sua liberazione abbiamo chiesto che venga trattata come devono essere trattati i detenuti. Lei ancora non ha le condizioni di detenzione che ci erano state assicurate. Quindi continuiamo a chiedere che venga rispettato il suo ruolo e la sua dignità. Questa continua per noi ad essere una priorità in attesa della sua liberazione”, ha dichiarato dopo l’incontro il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ospite di Zona Bianca su Retequattro. “Noi non possiamo accettare che ci siano condizioni di detenzione non rispettose dei diritti della persona. E per questo continuiamo a chiedere anche l’immediata liberazione di Cecilia”, ha osservato il titolare della Farnesina, che ha spiegato che “la nostra ambasciatrice ha chiesto un’altra visita consolare, sarebbe la seconda. Cecilia ha avuto la possibilità di fare telefonate al padre, alla madre e al fidanzato più di una volta, questo è un fatto certamente positivo però non è sufficiente”.

L’annuncio di Tajani

Lo stesso Tajani in mattinata aveva annunciato su X di aver dato mandato al Segretario generale della Farnesina di convocare l’Ambasciatore iraniano a Roma in merito alle condizioni della giornalista arrestata a Teheran il 19 dicembre scorso.

“Il Governo, come dal primo giorno dell’arresto di Cecilia Sala, lavora incessantemente per riportarla a casa e pretendiamo che vengano rispettati tutti i suoi diritti. Fino alla sua liberazione, Cecilia ei suoi genitori non saranno mai lasciati soli”, ha scritto il ministro degli Esteri su X.

 

Pd: “Governo condivida iniziative per liberazione Cecilia Sala”

Cecilia Sala va liberata e riportata a casa. È la priorità assoluta. Per questo, in contatto col Governo, ci siamo attenuti alla massima discrezione richiesta. Ma le notizie sulle sue condizioni di detenzione sono allarmanti. Il trattamento inumano che sta subendo è inaccettabile”. Lo affermano in una nota congiunta la segretaria del Pd Elly Schlein e il responsabile Esteri del Partito democratico Peppe Provenzano. “Nella piena collaborazione fin qui assicurata, chiediamo al Governo, nelle forme che la delicatezza della vicenda prevede, la condivisione con tutte le forze politiche delle iniziative intraprese per la sua liberazione. Al tempo stesso, con voce univoca ci si adoperi affinché sia garantito il rispetto dei suoi diritti fondamentali. Calpestare la dignità di Sala significa calpestare la dignità dell’Italia“, aggiungono.

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