Visibilia, Schlein e Conte: “Santanchè rinviata a giudizio, si dimetta subito”

I leader del centrosinistra in pressing sulla ministra del Turismo

Il caso Santanchè, con il rinvio a giudizio della ministra del Turismo con l’accusa di falso in bilancio per i conti della galassia societaria Visibilia, incendia il dibattito politico. “Dimissioni subito”: è la richiesta, fra gli altri, della segretaria del Pd, Elly Schlein, del presidente del M5S, Giuseppe Conte, e del segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, e del leader di Azione, Carlo Calenda. Invece, la Lega, Forza Italia e Maurizio Lupi (Nm) chiedono di ‘blindare’ la ministra.

Schlein: “Santanchè si dimetta, Meloni pretenda passo indietro”

“Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio. Appena una settimana fa Giorgia Meloni diceva di voler aspettare la decisione della magistratura: ora è arrivata. Non può più continuare a far finta di niente. Lei, che quando era all’opposizione chiedeva le dimissioni per molto meno, ora che fa? Cambia idea anche su questo? Una presidente del Consiglio non può usare due pesi e due misure, soprattutto verso gli amici che lei ha voluto al governo e per cui adesso è politicamente responsabile. Il processo farà il suo corso per accertare se è colpevole, ma quando le accuse sono così gravi chi ricopre le più alte cariche istituzionali deve fare un passo indietro. Daniela Santanchè si dimetta. E Giorgia Meloni deve pretendere le sue dimissioni”, Così la segretaria del Pd, Elly Schlein.

Conte: “Dimissioni immediate per Santanchè, Meloni abbia sussulto dignità”

“Oggi arriva anche la notizia del rinvio a giudizio per falso in bilancio sulla vicenda Visibilia per la Ministra Santanché. Noi insistiamo per le dimissioni immediate della ministra, senza volere anticipare l’esito dei processi penali”. Così il presidente M5S Giuseppe Conte sui social.
“Ma un partito come Fratelli d’Italia, che ogni giorno grida allo scandalo sul periodo Covid e che fa la guerra a persone in difficoltà accusandole di fare i ‘furbetti’ con i sussidi dello Stato, poi tiene al suo posto una ministra che dalle evidenze sin qui emerse avrebbe fatto la ‘furbona’ truffando lo Stato con i fondi Covid? – aggiunge -. È assolutamente indecoroso per le istituzioni di governo che la Ministra rimanga lì. Meloni, che in passato chiedevi le dimissioni di tutti i ministri per molto meno, oggi che fai, continuerai a fischiettare indifferente? Non avverti neppure adesso un sussulto di dignità che ti spinga finalmente a tutelare l’immagine e l’onore delle istituzioni?”.

Lega: “Si è colpevoli dopo tre gradi giudizio, fiducia a Santanchè”

“Si è colpevoli dopo tre gradi di giudizio, non prima: ribadiamo la fiducia al ministro Santanchè”. Così una nota della Lega.

FI: “Fiducia in Santanchè, innocente fino a condanna definitiva”

Siamo garantisti sempre, non da oggi: si è innocenti fino alla condanna definitiva. Vale per un privato cittadino come per un ministro. Ribadiamo la fiducia di Forza Italia a Daniela Santanchè”. E’ quanto si legge in una nota di Forza Italia.

Fratoianni (Avs): “Meloni tuteli onorabilità istituzioni”

“È arrivato il rinvio a giudizio per la ministra Santanchè, per concorso in falso in bilancio sul caso Visibilia. Chi rappresenta lo Stato non può stare in una condizione del genere“. Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs.

“È da oltre un anno, dopo l’inchiesta di Report e anche di altri media, e da quando arrivò a mentire perfino nell’Aula del Senato – prosegue il leader di SI – che ne chiediamo le dimissioni immediate dal governo Meloni. Su questo abbiamo raccolto oltre 50mila firme di cittadini. È una questione di dignità e rispetto delle istituzioni”.

“E se Santanchè non ha la sensibilità e la responsabilità di assumere questo gesto a tutela dell’onorabilità dello Stato, tocca alla presidente del Consiglio Meloni assumersi la responsabilità. Le istituzioni – conclude Fratoianni – non sono il salotto di casa propria e vanno rispettate”.

Calenda: “Santanchè si dimetta, fatti incompatibili con ruolo ministro”

“Daniela Santanchè si deve dimettere non perché sia stata rinviata a giudizio, perché il rinvio a giudizio non è una condanna, ma perché ha portato al fallimento una società e perché i fatti e i suoi comportamenti non sono compatibili con una carica importante come quella del ministro del Turismo”. Così il leader di Azione, Carlo Calenda.

Lupi (Nm): “Rinvio a giudizio non è condanna, no a dimissioni”

“Un rinvio a giudizio non è una sentenza di condanna, men che meno una sentenza di condanna definitiva. Per noi il garantismo vale sempre e per chiunque, perciò fino al terzo grado il ministro Santanchè è innocente e non ci sono ragioni giuridiche per cui si debba dimettere. Siamo convinti che Daniela Santanchè saprà dimostrare la sua innocenza”. Lo afferma il presidente di Noi moderati, Maurizio Lupi.