Difesa, Crosetto: “Cambiare approccio Ue da ideologico a pragmatico”

“L’Europa deve fare i conti con se stessa. Dare le scuse delle nostre debolezze a un fattore esterno come un presidente degli Stati Uniti, che si chiami Trump o in altri modi, è una follia. L’Europa non ha investito abbastanza sulla sua difesa, non l’ha fatto fino a tre anni fa e deve recuperare un decennio di arretratezza e deve farlo il prima possibile”. Così Guido Crosetto, ministro della Difesa, a margine della cerimonia di assunzione dell’incarico di comandante operativo di vertice interforze (COVI) del generale Iannucci a Roma.

“Questo non perché ce lo dice Trump, ma perché ce lo dice la necessità di difesa: la guerra ce l’abbiamo noi a due passi da casa nostra, non ce l’hanno gli Stati Uniti”. In questo senso, allora, “è ora di cambiare, almeno sulla difesa, l’approccio tipicamente europeo, che è burocratico-ideologico, e di diventare pragmatico“. “Se sono ottimista? Devo esserlo pro tempore finché faccio il ministro”, continua Crosetto che poi evidenzia come tra i Paesi Nato il 2% del PIL per la spesa militare non sia più “un punto di arrivo, ma uno di partenza”, anche alla luce delle richieste di Trump di salire al 5%. “II 5% non penso sarà un obiettivo perseguibile, ma almeno al 2% dovremo arrivarci il prima possibile“, non per “decisione politica”, ma per un “impegno internazionale” che hanno “sottoscritto tutti i governi del nostro Paese negli ultimi anni”, anche quelli formati da esponenti dell’opposizione che ora “si scandalizzano e si stracciano le vesti”, conclude quindi Crosetto.