“Mi auguro che siano ascoltate tutte le voci di buonsenso che in qualche modo portino a una soluzione pacifica e al ripristino del diritto internazionale”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, commenta le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che a Davos ha messo in guardia sul fatto che, con la presidenza di Donald Trump negli Stati Uniti, l’Europa rischi di restare ai margini nelle trattative sul conflitto Mosca-Kiev. “Mi pare che il problema più grande non sia l’Europa e non sia Trump, ma sia la Russia, almeno fino ad ora è stato Putin a non voler ascoltare alcuna voce di buonsenso”, ha sottolineato il ministro, che ha parlato con i cronisti fuori dal Senato: “Speriamo che gli elementi di novità che si siano innestati con la presidenza Trump in qualche modo ci consentano di riaprire una possibilità che porti prima alla tregua, poi a una pace duratura e infine al ripristino delle condizioni di legalità internazionali. Capisco che Zelensky commenti le vicende dell’Ucraina in modo diverso da come le commentiamo noi, distanti migliaia di chilometri dalle bombe che cadono addosso a lui e ai suoi concittadini ormai da 1100 giorni”. Per quanto invece riguarda la situazione in Medio Oriente dopo i nuovi attacchi israeliani in Cisgiordania, Crosetto ha detto: “Auspico la pace il prima possibile in Medio Oriente, siccome ho contribuito, come governo italiano, assieme a tanti altri ad arrivare a questa tregua. Mi auguro che anche se attaccata inizialmente con lo scotch, come si dice, prosegua e si arrivi finalmente a una soluzione definitiva, che è soltanto quella di due popoli e due Stati”.
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