“Abbiamo sentito il discorso di insediamento di Trump, è un messaggio molto aggressivo e preoccupante, è come se esprimesse già un delirio di onnipotenza”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein parlando con i cronisti in Transatlantico alla Camera. “I dazi sono un problema per un Paese come il nostro ma per tutta l’Ue; la questione sulle multinazionali è molto preoccupante perché esce dall’accordo dell’Ocse: sta già rispondendo alla fila dei grandi ricchi che sono andati ad accreditarsi da lui; deportazioni, cancellazione dello ius soli e di generi, golfo del Messico”, ha ricordato.
“La domanda è se Giorgia Meloni sarà in grado di far rispettare gli interessi Ue e italiani. È andata a Washington in solitudine senza un coinvolgimento dell’Ue e quello che ci preoccupa è che Trump sta cercando degli alleati per disgregare l’Ue. Invece per noi la risposta Ue deve essere all’altezza di questa sfida. Serve una politica industriale comune e per farlo servono investimenti comuni. L’Ue deve puntare anche su una sua autonomia strategica per quel che riguarda anche la tecnologia e la difesa comune. Guai se passi l’idea del ‘si salvi chi può’, del chi può si costruisce la sua relazione bilaterale”, ha aggiunto la leader dem che ha poi concluso: “Io spero che Meloni si sia chiesta perché c’era solo lei perché l’Ue non è stata invitata e coinvolta. Di fronte a sfide di questa portata chi pensa che ci si salvi da soli sbaglia. Il tema è come contribuire a un rilancio europeo per rispondere a questa sfida aggressiva che ci è stata lanciata”.
“La Corte era già intervenuta smontando molti pezzi di quella pessima riforma grazie ai ricorsi che le regioni avevano fatto e noi abbiamo deciso che quel patrimonio di mobilitazione non debba andare disperso. La mobilitazione deve proseguire, dobbiamo assicurarci che i rilievi della Corte vengano recepiti”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein parlando con i cronisti in Transatlantico alla Camera. “La Corte ha messo dei paletti molto chiari sui livelli essenziali di prestazione, sul fatto che ci sono materie che non si possono delegare e sulla totale mancanza di finanziamenti e un fondo perequativo per assicurare che non aumentino le diseguaglianze”, aggiunge.
“Il saluto romano di Musk? Lo abbiamo postato anche sui nostri social, è piuttosto evidente. Abbiamo scritto antifascisti sempre”, ha poi commentato Schlein.