“Penso che il tentativo di Trump sia quello di fare di tutto affinché non si costruisca l’Europa vera, che oggi non c’è. Il tentativo di Trump è quello di dividere e contrapporre i Paesi europei“. Lo ha detto Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, rispondendo alle domande dei cronisti sull’insediamento di Donald Trump come 47° presidente degli Stati Uniti, a margine della conferenza stampa ‘Investire in istruzione’ organizzata a Roma. “Si riconferma la necessità che o l’Europa diventa davvero non solo un’entità geografica, ma un’entita sociale in grado di competere con i livelli di innovazione che sono in atto nel mondo”, aggiunge quindi Landini, “o noi, compresa l’Italia, rischiamo di diventare semplicemente una provincia dell’impero di qualcun altro, non dei cittadini, ma dei semplici clienti“. Il segretario si concentra poi sulla questione dei trasporti, nel merito della quale il ministro Salvini ha denunciato l’eventualità di una ‘rivolta sociale’ contro di lui attuata tramite il sabotaggio della linea ferroviaria: “La rivolta sociale è una questione democratica, non è che noi facciamo sabotaggio“, risponde Landini, ricordando gli scioperi indetti per richiedere un miglioramento dell’efficienza e della sicurezza nei trasporti del Paese. “Il governo e Salvini si assumano le responsabilità e facciano le cose che finora sostanzialmente non hanno fatto”, accusa quindi Landini, che conclude: “Tutto quello che sta avvenendo dimostra che oggi l’emergenza del paese non è quella di costruire il ponte sullo Stretto. Quelle risorse andrebbero investite per garantire servizi e garanzie del funzionamento della mobilità del Paese e aumentare gli stipendi delle lavoratrici e dei lavoratori“.
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