“Rabbia, sdegno, vergogna“: è quanto espresso mercoledì dalla manifestazione promossa dal sindacato di base Usb a Roma dopo la morte di freddo di un cittadino straniero davanti all’Ufficio immigrazione della Capitale, dove si era accampato per la notte, in fila per svolgere le pratiche legate al permesso di soggiorno. “Non si può morire di freddo a Roma mentre si aspetta in fila – afferma Guido Lutrario del sindacato Usb – si dice che era rumeno e che non era li per il permesso di soggiorno ma questo non è il punto. Poteva essere li per fare la fila al posto di un amico straniero o per chiedere chiarimenti sul foglio di allontanamento che gli era stato notificato ma il punto è che non si può morire in strada aspettando il rispetto di un diritto riconosciuto dalla Costituzione”.
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