La senatrice a vite in Vaticano per il Summit internazionale dei diritti dei Bambini

Liliana Segre, in Vaticano per il Summit internazionale dei diritti dei bambini, ricorda la sua infanzia segnata dalla persecuzione nazista, ma sottolinea come ancora oggi sia vittima dell’odio e della violenza. “In tutta la mia vita ho testimoniato la rinuncia all’odio e alla vendetta perché quando si lascia spazio all’odio si inquina la convivenza umana. Sono la donna più vecchia d’Europa ad avere una scorta e non ho fatto nulla”, ha detto la senatrice a vita, sopravvissuta ai campi di concentramento. 

“Nel 1938 conducevo una vita tranquilla – ha detto ancora Segre ripercorrendo la sua vicenda – quando una sera di fine estate mi sentii dire che non avrei potuto più andare a scuola. Eravamo circondati da un’indifferenza che è peggio della violenza. Chiedo agli studenti di non voltarsi dall’altra parte, di fare una scelta.”

 

Liliana Segre: “I bambini sono sacri, non si toccano”

 “Troppi bambini nel mondo non vanno a scuola, in molti l’hanno lasciata per lavorare. Molti sono coinvolti in lavori pericolosi. Centinaia di milioni di bambini vivono in condizioni di estrema povertà. Molti vivono sotto le bombe, penso ai bambini israeliani e palestinesi”. Così la senatrice Liliana Segre in Vaticano al Summit internazionale dei diritti dei bambini. “Molti bambini sono rifugiati senza casa e senza scuola. Tutti i bambini sono una cosa sacra e non vanno toccati per nessun motivo”, ha aggiunto Segre.

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