“Penso che il caso Almasri sia uno dei momenti più degradanti e vergognosi della storia della Repubblica italiana, attraverso il quale accompagni con un aereo di stato un colonnello libico torturatore”. Così Roberto Fico, ex presidente della Camera dei Deputati e oggi a capo del comitato di garanzia del Movimento 5 Stelle, intercettato all’esterno di Montecitorio da LaPresse dopo l’informativa dei ministri Nordio e Piantedosi in merito al caso del generale libico scarcerato e rimpatriato con volo di Stato dopo il suo arresto a Torino in base a un mandato emesso dalla Corte Penale Internazionale. L’esponente pentastellato afferma che l’azione del governo sul caso Almasri è andata “non solo contro la Cpi, ma anche contro il diritto penale italiano“. E aggiunge: “Queste situazioni sono state gestite malissimo dai ministri che ne avevano competenza e dalla presidente del Consiglio che coordina l’attività politica del governo”. Poi, alla domanda se l’azione dell’esecutivo fosse stata fatta per ragion di Stato, Fico ha risposto: “La ragion di stato sono anche i diritti umani e quello che le persone fanno”.

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