La Fondazione Einaudi lancia ddl per la modifica dell'articolo 68. Romeo (Lega): "Serve indipendenza della politica"
Il dossier giustizia continua a far discutere. Serve un “grande patto istituzionale” tra poteri per far cessare “la Guerra dei Trent’anni”. È quanto ha affermato in una intervista al Corriere della Sera il ministro della Difesa Guido Crosetto. Sulla volonta di reintrodurre l’immunità parlamentare ha poi detto: “Lo dico io che non sono parlamentare e non ne usufruirei, ma se la nostra Costituzione è considerata ‘la più bella del mondo’, perché quella è l’unica parte che è stata cassata? Era uno dei capisaldi dell’equilibrio tra poteri. In tutte le nazioni chi esercita funzioni così delicate gode, finché dura il mandato, di una protezione”. E ha aggiunto sulla possibile istituzione di una commissione di inchiesta sul lavoro dei magistrati: “Non vedrei scandalo a tornare alla responsabilità civile. I giudici sono gli unici che, se sbagliano, non pagano dazio”.
Benedetto (Fondazione Einaudi): “Ddl per il ripristino dell’immunità parlamentare”
“Oggi la Fondazione Einaudi propone un disegno di legge di modifica dell’articolo 68 della Costituzione. Abbiamo invitato tutti i parlamentari, deputati e senatori. Questa è una iniziativa di taglio squisitamente culturale ed è una battaglia antica della Fondazione Einaudi. La riforma dell’articolo 68 è in cima alle leggi liberticide del disgraziato 1993. Noi proseguiremo presentando questa proposta in giro per l’Italia. Oggi noi lasciamo ai parlamentari presenti il nostro ddl già pronto per la firma. Valuteremo da qui a qualche giorno se c’è un numero di firme significativo, anche trasversale, e ci riserviamo di procedere con un’altra linea: non escludiamo la proposta di legge di iniziativa popolare“, ha detto il presidente della Fondazione Luigi Einaudi, Giuseppe Benedetto, nel corso della conferenza stampa alla Camera dal titolo ‘Riequilibriamo i poteri. Ripristiniamo l’articolo 68 della Costituzione’.
“Se qualcuno venisse a dire che questa” iniziativa “nasce per la vicenda Almasri o per Salvini, semplicemente non legge la Costituzione. La Carta costituzionale è diventata à la carte. I membri del governo sono coperti da un’autorizzazione a procedere che deve essere richiesta al Parlamento. Provocazione per provocazione, allora proponete l’abrogazione dell’artico 96. Noi parliamo del Parlamento e siamo disinteressati alla sorte di questo o quel parlamentare, di questo o quel ministro”, ha aggiunto. “Nella relazione molto articolata, noi ricostruiamo la vicenda da un punto di vista storico soprattutto e valorizziamo alcuni aspetti. Noi siamo ben consapevoli che in quella X legislatura è stato fatto strame dell’articolo 68. La Costituzione è fondata sulla preminenza del Parlamento”, ha concluso Benedetto.
Giustizia, Romeo (Lega): “Valutiamo immunità, serve indipendenza politica”
“Questa è una questione che riguarda tutto il Parlamento, non è una questione di governo, maggioranza, opposizione. Non lo so, vediamo, valutiamo. È una questione che riguarda in generale il Parlamento”. Lo ha detto il capogruppo al Senato della Lega, Massimiliano Romeo, parlando con i cronisti in Transatlantico a proposito del tema del ripristino dell’immunità parlamentare. Avete una proposta specifica in merito? “No, non abbiamo una proposta specifica. Siamo venuti qua a vedere questa della Fondazione Einaudi. Non è che si tratta di voler tornare a forme di immunità o di impunità, si tratta solo di verificare se ci sono le condizioni per una maggiore garanzia costituzionale che vada a far sì che venga esercitato il diritto di indipendenza da parte della politica“, ha aggiunto. “Così come c’è l’indipendenza della magistratura, ci deve essere anche l’indipendenza della politica. Un equilibrio fra poteri che è necessario proprio per evitare che si creino questi scontri istituzionali che non fanno bene a nessuno e che rischiano di avvelenare troppo il clima già abbastanza teso della politica con tutti gli scenari che ci sono”, ha concluso Romeo.
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