L’informativa dei ministri Piantedosi e Nordio su Almasri? “La sagra delle ipocrisie. È ipocrita l’opposizione quando spiega che ha scoperto adesso Almasri: io ho fatto parte di governi che hanno lavorato con la Libia, e purtroppo lavorare con la Libia vuol dire anche avere a che fare con questa gentaglia. Ora fanno finta che non c’erano e se c’erano dormivano. Ed è indecorosa la difesa del governo che parla di vizi, di date, e di scarcerazioni per motivi di sicurezza”. Così il leader di Azione, Carlo Calenda, fuori da Palazzo Madama, in merito al caso del generale libico scarcerato e rimpatriato con volo di Stato dopo il suo arresto a Torino. “Cosa emerge? Un’ipocrisia della politica italiana incapace di spiegare la verità, una lesione della dignità dello Stato perché sarebbe stato molto più dignitoso dire che è stato fatto per motivi di sicurezza nazionale che fare questo balletto. Ne esce una politica che continua ad avvitarsi su questa roba mentre siamo in recessione e le fabbriche chiudono. Continuiamo a fare così e la prossima volta a votare ci va il 10% degli elettori. Gli accordi con la Libia dipende da come li interpreti. L’accordo con la Libia ha previsto l’ingresso dell’Onu. Nel 2019 Tripoli ci ha chiesto un sostegno militare che non gli abbiamo dato, e quindi l’abbiamo lasciata in balia di questa gente. Non sono situazioni facili, ma non si può raccontare palle ai cittadini, perché non facciamo un servizio ai cittadini”, aggiunge il senatore ed ex ministro.