Dal Piano Olivetti all'Africa, cosa prevede il provvedimento promosso dal ministro Alessandro Giuli
L’aula della Camera ha approvato con 149 voti favorevoli e 98 contrari il decreto Cultura promosso dal ministro Alessandro Giuli. Il testo passa ora all’esame del Senato. Dal Piano Olivetti alla cooperazione con l’Africa sino all’introduzione, per l’audiovisivo, del ‘vietato ai minori di 10 anni’.
Il Piano Olivetti per la Cultura
Il provvedimento affida al titolare del MiC, di concerto con quello del Mef, il compito di adottare il ‘Piano Olivetti per la Cultura‘ che si prefigge di favorire, tra le altre cose, di favorire lo sviluppo della Cultura come ‘bene accessibile e integrato’ nella vita della comunità. Ma anche di promuovere la rigenerazione culturale delle periferie, in particolare quelle caratterizzate da marginalità sociale ed economica, degrado urbano, denatalità e spopolamento. Altri obiettivi del Piano sono la valorizzazione delle biblioteche, la promozione della filiera dell’editoria libraria, la tutela e valorizzazione del patrimonio e delle attività degli archivi, nonché degli istituti storici e culturali.
La missione per la cooperazione culturale con l’Africa
Con il Dl viene anche affidato al ministro della Cultura il compito di istituire un’unità di missione per la cooperazione culturale con l’Africa e il Mediterraneo allargato. Questa dovrà lavorare di concerto con la Farnesina nello svolgere diversi compiti: esercitare funzioni di indirizzo e di coordinamento di progetti e interventi di cooperazione culturale con Stati e Organizzazioni internazionali africane; promuovere il dialogo tra enti e istituzioni culturali italiani e quelli degli Stati africani e del Mediterraneo allargato e sostenere la realizzazione di progetti di rigenerazione culturale nelle aree del Mezzogiorno; coordinare i programmi di ricerca e alta formazione promossi dal Ministero della Cultura a beneficio di enti e istituzioni dell’Africa e del Mediterraneo allargato e promuovere forme di partenariato pubblico-privato per il sostegno alla valorizzazione del patrimonio culturale africano.
Il fondo da 4 milioni per l’apertura di nuove librerie per gli under 35
Sul fronte dell’imprenditoria giovanile in ambito culturale il Dl prevede lo stanziamento, relativo al 2024, di un fondo da 4 milioni di euro per favorire l’apertura di nuove librerie da parte degli under 35. E’ stabilita poi una dotazione da circa 25 milioni per il 2025 e di 5 mln per il 2026 che, tra le altre cose, consentirà alla biblioteche statali aperte al pubblico di acquistare libri, anche in formato digitale. Un ulteriore fondo, questo sperimentale, da 10 milioni è stanziato per il 2025 con l’obiettivo di potenziare le pagine dedicate a Cultura, spettacolo e audiovisivo dei quotidiani cartacei. Il Dl Cultura introduce anche misure di semplificazione in materia di autorizzazioni per gli spettacoli dal vivo. E ancora: più fondi al Memoriale della Shoah di Milano, mentre in ambito audiovisivo viene introdotta una nuova classificazione delle opere, ovvero il divieto ai minori di 10 anni, col fine dichiarato di tutelare i più piccoli da contenuti non adatti.
Con 149 voti favorevoli e 98 contrari, la Camera ha approvato il disegno di legge recante misure urgenti in materia di #cultura.#OpenCamera pic.twitter.com/21EhsznDdW
— Camera dei deputati (@Montecitorio) February 6, 2025
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