Flash mob davanti la Camera dei Deputati, a Roma, organizzato dall’onorevole di AVS Marco Grimaldi alla viglia dell’apertura, a Torino, del processo sulla morte di Moussa Balde all’interno del CPR del capoluogo piemontese avvenuta il 23 maggio 2021. Accanto al deputato anche il fratello di Moussa e la sorella di Ousmane Sylla, un’altra ragazza che lo scorso febbraio moriva all’interno del CPR romano di Ponte Galeria. Le loro storie sono infatti al centro di un libro “Gorgo CPR”, al centro di una conferenza stampa organizzata proprio a Montecitorio prima del flashmob.
“È la storia di un fallimento, che non ha solo visto la sconfitta di questi due ragazzi che avevano poco più di vent’anni e sono scappati dal loro paese per cercare un futuro migliore, ma che sono stati maltrattati e sono finiti in vere e proprie gabbie, senza diritti, senza voce e senza la possibilità di sentire i propri familiari” è la denuncia di Grimaldi, che poi ribadisce: “Un fallimento che invece di voler chiudere questo Paese vuole replicare e addirittura esportare con l’Albania”. “Queste persone vengono trattate come criminali – continuata il deputato – pur non avendo commesso alcun reato se non quello di non avere un documento”, mentre “dei torturatori vengono liberati e riaccompagnati con dei voli di Stato in Libia”, conclude.
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