Il presidente della Repubblica alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Perugia
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico all’università per stranieri di Perugia mandando un messaggio di apertura, accoglienza e inclusione. Il Capo dello Stato è stato accolto da un lungo applauso e dall’esecuzione dell’inno d’Italia. Tra i presenti la sindaca Vittoria Ferdinandi e la vicepresidente della Camera Anna Ascani.
“Cento anni di questa università. Cento anni sono una lunga durata, è stato un percorso straordinario in questo secolo passato. L’ateneo ha incontrato stagioni diverse, quella in cui in Europa si erano insediate alcune oppressioni dittatoriali, gli eventi drammatici e sanguinose della Seconda guerra mondiale e le crudeltà che questa ha portato nel Continente, ma poi ha incontrato anche decenni straordinari, di grande suggestione e fascino, della pacificazione e integrazione europea, di un continente che per secolo si era combattuto. Gli anni della fine del colonialismo, gli anni che hanno sottolineato l’uguaglianza degli uomini e degli Stati”, ha detto il capo dello Stato.
“E’ stato un percorso straordinario raccolto nei valori della nostra Costituzione – ha aggiunto – e in base a questi poc’anzi il rettore ha usato l’espressione che voglio riprendere, magnifica, ‘Nessuno qui è straniero‘, sono tutti in casa propria gli studenti presenti in questo ateneo, ‘specchio del mondo‘ con le sue preziose diversità che sono una ricchezza. Tutto nell’ottica e nella convinzione che la cultura sia veicolo di pace, di dialogo, di collaborazione e amicizia”.
L’Italia è un Paese accogliente
“Anche in questa nostra stagione attuale registriamo fenomeni contradditori: guerre, violenze, disorientamenti, ma dall’altra parte registriamo grandi opportunità che vengono offerte alla vita internazionale, alla vita dell’umanità e della scienza”. Ci sono “quindi continui interrogativi, su cosa riprendere, quale strada imboccare, quali scelte compiere e in questo c’è il compito delle università, anche di questo Ateneo con questa sua peculiare caratteristica di raccolta di tante diversità che hanno un comune valore, mettendo insieme la cultura, l’apertura vicendevole. È l’immagine che l’ateneo ha offerto nel corso di questo secolo, di un’Italia paese accogliente e aperto, ed è quello che vorrei sottolineare”, ha aggiunto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Questo ateneo insegna italiano e rappresenta l’Italia, sono compiti di grande rilievo che meritano la riconoscenza della Repubblica – ha aggiunto -. Quello che questo ateneo fa ben raffigurato dalle parole degli studenti che sono intervenuti. Hanno descritto questo ateneo non solo come un luogo in cui si studia ma come un luogo in cui i docenti esprimono un’attitudine, una disponibilità di carattere umano che è quello che rende efficace e conferisce valore a questo insegnamento. Credo non ci possa essere complimento migliore per questo ateneo”.
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