Alla Camera la discussione sull'esponente dell'esecutivo: "Rifletterò su dimissioni ma da sola". Schlein: "Meloni ci dica cosa le impedisce di farla dimettere"

Alla Camera dopo la discussione generale sulla mozione di sfiducia contro il ministro della Giustizia Carlo Nordio, per il caso Almasri, terminata senza il voto, è stata la volta di Daniela Santanchè.  Si è discusso della richiesta di dimissioni della ministra del Turismo, rinviata a giudizio a Milano per falso in bilancio nell’indagine sulla società della galassia Visibilia. Accanto alla ministra erano presenti i ministri Valditara, Foti, Schillaci, Casellati, Bernini, Roccella, Calderoli, Abodi, Giuli e Ciriani. Assenti invece la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani. Al termine della discussione, con 206 ‘no’, 134 ‘sì’ e un astenuto, l’aula della Camera ha respinto la mozione di sfiducia

Io non mi sento sola e ringrazio i colleghi che sono qui al mio fianco. Io non mi sento sola neanche in questa nazione: nella battaglia per il garantismo credo che ci sia la maggioranza degli italiani”, ha detto Santanchè, intervenendo in aula prima del voto. “Mi trovo oggi a rispondere per la seconda volta a una mozione di sfiducia presentata nei miei confronti anche se ha per oggetto fatti, tutti da verificare, che sono antecedenti al mio giuramento da ministro”, ha proseguito la ministra. “Credo che il Parlamento non deve diventare una Corte di giustizia nelle mani di qualche pm e giudice. La gogna mediatica devasta ancora prima del processo la vita delle persone. L’ergastolo mediatico è una condanna che rimarrà per tutta la vita, è fine pena mai”, è il ragionamento dell’esponente di FdI. 

Mozione di sfiducia a Santanchè respinta: 206 no, 134 sì e un astenuto

Con 206 ‘no’, 134 ‘sì’ e un astenuto, l’aula della Camera ha respinto la mozione di sfiducia proposta dalle opposizioni nei confronti della ministra del Turismo, Daniela Santanchè. 

Schlein: “Meloni ci dica cosa le impedisce di farla dimettere”

“Ci rivolgiamo alla presidente Giorgia Meloni chiedendo: che cosa le impedisce di far dimettere la ministra Santanchè? Che carte ha in mano la ministra che anche oggi dice che sulle sue dimissioni decide da sola? Meloni dice di non essere ricattabile, ma allora cosa le impedisce di farla dimettere? Dico a Giorgia Meloni che questa non è difesa nazionale, è difesa tribale”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, intervenendo in aula nelle dichiarazioni di voto sulla mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo Daniela Santanchè. 

Schlein: “Meloni assente scarica ministra e scappa”

“Giorgia Meloni l’ha scelta e voluta alla guida del ministero del Turismo ma oggi fa finta di non conoscerla, l’ha scaricata come lei ha scaricato i suoi dipendenti”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, intervenendo in Aula nelle dichiarazioni di voto sulla mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo Daniela Santanchè. “Giorgia Meloni ancora una volta scappa: è stata campionessa mondiale di richieste di dimissioni e oggi diserta l’Aula, come fa a non vergognarsi della sua incoerenza? Dove si è nascosta? Forse sta registrando un altro video, un contributo da inviare alla prossima convention tra motoseghe e saluti nazisti”. Schlein ha elencato tutte le occasioni in cui nelle passate legislature la premier, Giorgia Meloni, ha chiesto dimissioni di avversari politici. 

Conte: “Ministra si vergogni, da maggioranza disastro morale”

“Si vergogni ministra Santanchè, e vergognatevi voi che andrete a votare per difenderla, siete responsabili di questo disastro economico e morale. Ma noi con tutte le persone oneste voteremo la mozione di sfiducia”. Così il leader del M5S, Giuseppe Conte, intervenendo in aula nelle dichiarazioni di voto sulla mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo Daniela Santanchè. “State difendendo l’indifendibile, la ministra Santanchè è accusata di falso in bilancio e di una truffa ai danni dello Stato. Vi siete impegnati a far da scudo alla ministra ma dovreste fare da scudo ai tanti imprenditori e artigiani che stanno vivendo sulla loro pelle il tracollo industriale. Li state lasciando soli, eppure loro non hanno commesso alcuna truffa ai danni dello Stato, ma non hanno santi in paradiso, non sono amichetti di Giorgia Meloni”, ha proseguito l’ex premier. 

Santanchè: “Ho collezione di borse, non volete combattere povertà ma ricchezza”

“Sì, ho una collezione di borse. Mio padre mi ha insegnato che si nasconde solo quello che si ruba e io non ho nulla da nascondere. Non volete combattere la povertà, volete combattere la ricchezza”, ha detto Santanchè. “Io sono quella del Twiga e del Billionaire. Io sono la stessa persona che qualcuno di voi ha chiamato, ma mi fermo qua. Io sono una signora. Potete convincere qualche pm e qualche giornalista della stampa amica, ma non riuscirete mai a farmi diventare come voi e a pensare come voi. Avrò il mio tacco a spillo, sarò sempre battagliera e con il sorriso”, ha aggiunto.

Caso Visibilia, Santanchè: “A breve nuova udienza, rifletterò su dimissioni ma da sola”

“Ho una certezza, che i vostri attacchi e la vostra persecuzione non finiranno qui. Sono quella persona da combattere e da fare fuori, ma ho un’altra consapevolezza, che a breve ci sarà un’altra udienza preliminare. Finora abbiamo sentito solo l’accusa. In quell’occasione farò una riflessione per poter anche valutare delle mie dimissioni. Lo farò da sola, non avrò nessun tipo di pressione, di costrizione o di paventati ricatti”. Lo ha detto la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, intervenendo nell’Aula della Camera prima del voto sulla mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni nei suoi confronti. “Desidero affrontare con la massima trasparenza le questioni sollevate, ribadendo il mio impegno verso le istituzioni, il mio giuramento prestato nelle mani del presidente della Repubblica, il rispetto per la magistratura, ma anche per i principi fondamentali del nostro ordinamento”, prosegue Santanchè. 

 

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