“Ci siamo stancati di vedere un’Unione Europea divisa che parla lingue diverse e che va in pellegrinaggio da Trump a compiacerlo e a blandirlo. È tempo che gli stati europei rispondano con durezza” il leader di Azione Carlo Calenda apre così la manifestazione lanciata dal partito a Roma in piazza Santi Apostoli a sostegno dell’Ucraina. “Alla minaccia di dazi si risponda con la minaccia di tasse su fatturato delle grandi imprese tecnologiche. Alla minaccia di non essere più coinvolti nella Nato si risponde con una difesa comune europea”. In piazza con Azione circa un migliaio di persone tra cui molti ucraini che vivono in Italia. A manifestare a nella piazza chiamata da Calenda anche alcuni pezzi dell’opposizione come il segretario di +Europa Riccardo Magi e i parlamentari del Partito Democratico Andrea Casu, Piero De Luca, Pier Ferdinando Casini e Filippo Sensi. Presente anche una rappresentanza della Federazione italiana Associazioni partigiane. “Da questa piazza viene la richiesta al governo italiano di essere netto. Siamo europei. Non siamo con un piede da un lato e con un piede dall’altro. È una vecchia malattia italica, quella di non saper prendere una posizione” aggiunge il senatore. “L’incontro fra Trump e Zelensky? Una cosa abbietta. È stata un’imboscata fatta a un uomo che può piacere o non piacere, ma che guida un popolo che combatte da tre anni. Non è ammissibile che il governo italiano abbia taciuto”. A rappresentare la comunità ucraina il presidente dell’Associazione cristiana degli ucraini in Italia Oleg Horodetskyy che dal palco di Piazza Santi Apostoli lancia un appello di unità: “MI rivolgo a Giorgia Meloni. Noi siamo grati a Giorgia Meloni per il costante sostegno sia da opposizione che da governo alla causa ucraina. In questo momento molto difficile vogliamo dire: Giorgia non mollare. Serve una forte leadership in difesa della civiltà occidentale”.
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