L'ok di Montecitorio con 133 sì, 89 voti contrari e due astenuti. Pd: "Dove sono finiti i sovranisti?"

Via libera della Camera al ddl Spazio. Con 133 voti favorevoli, 89 contrari e due astenuti, Montecitorio ha approvato il disegno di legge sulle disposizioni in materia di economia dello spazio. Il provvedimento passa adesso all’esame del Senato.
La tensione, in mattinata, è salita in Aula. “Giù la Musk“: ecco la scritta sui cartelli mostrati in Aula alla Camera dai parlamentari di Alleanza Verdi e Sinistra dopo l’intervento della parlamentare Francesca Ghirra che ha annunciato il voto contrario del gruppo sul ddl Spazio. Un provvedimento “scritto” dal “monopolista privato che potrà accedere a questa partita, cioè Musk”, ha detto in aula Ghirra. “Il nostro governo scondinzola alla corte di Trump, le conseguenze saranno durissime visto che nessuna disposizione regolamenta il controllo esclusivo dei dati ai committenti, che per noi dovrebbero essere istituzionali ed europei. Invece no, per la destra di Meloni porte aperte a Musk”.

Ddl Spazio, Malavasi (Pd): “Dove sono finiti i patrioti?”

“Assistere a questo dibattito, con la maggioranza così silenziosa, ci pone molti interrogativi, soprattutto perché ci chiediamo veramente se questa maggioranza sia libera di decidere, se possa argomentare le scelte, se le possa sostenere in un dibattito in Parlamento”, ha commentato Ilenia Malavasi, deputata del Pd. Viene effettivamente il dubbio legittimo di chiedersi se veramente questo governo decida, sia libero di farlo, o se sia teleguidato da qualche altra persona o da qualche strumento social. In effetti, questo è un emendamento che non è rivoluzionario; non chiediamo di mettere dazi contro Musk, ma semplicemente chiediamo di garantire e di tutelare l’interesse nazionale. È un tema serio, che riguarda il futuro del nostro Paese, ed è un emendamento di buonsenso, che chiede di avere una visione comune con l’Unione europea nell’unico interesse della tutela del nostro Paese. Ci chiediamo, dunque, dove siano finiti i patrioti in questo momento e se davvero abbiano perso tutti il coraggio di discutere con noi”. 

Ddl Spazio, Del Barba (Iv): “Delude attese su ruolo imprese italiane”

“Se il provvedimento era atteso per sostenere il ruolo delle nostre imprese nell’economia dello spazio, queste attese sono andate deluse”, ha detto Mauro Del Barba, deputato di Italia Viva, nel corso della dichiarazione di voto sul ddl Spazio. “La nuova era dell’economia dello spazio vede l’ingresso dirompente degli operatori privati. C’era per questo bisogno di norme per disciplinare questo ingresso e sostenere il ruolo delle nostre imprese. Su questo, non vediamo però scelte coraggiose e anzi temiamo ci siano meccanismi farraginosi che possano limitare le nostre imprese. Preoccupa il regime autorizzatorio, che è un misto di regimi di altri Stati. Può rappresentare per gli investitori una barriera burocratica che frapponga gap sia temporali che finanziari. Tutte queste mancate occasioni lasciano l’amaro in bocca agli operatori del settore che si aspettavano molto di più in termini di prospettiva e investimenti”, ha concluso.

Ddl Spazio, Giovine (FdI): “Italia ha carte in regola per essere hub eccellenza”

“L’approvazione dell’ordine del giorno che ho presentato nell’ambito dell’esame del dl Spazio dimostra la volontà del Governo Meloni di rafforzare il nostro ruolo nelle strategie europee e internazionali del settore spaziale. Vantiamo una tradizione d’eccellenza nella ricerca e nella produzione aerospaziale e abbiamo il dovere di tutelare e valorizzare questo patrimonio, favorendo investimenti, innovazione e sinergie tra pubblico e privato”, ha dichiarato Silvio Giovine, deputato di Fratelli d’Italia.
“La crescita della Space economy rappresenta un’opportunità strategica per la nostra industria e per la sicurezza nazionale. Con il voto dell’odg il Governo si è impegnato a potenziare il posizionamento dell’Italia nelle sedi europee, a semplificare l’accesso ai programmi comunitari e a garantire un quadro normativo chiaro e competitivo per le nostre imprese. Fondamentale sarà anche il coordinamento tra istituzioni, università, centri di ricerca e aziende, affinché il nostro sistema Paese possa affrontare con visione e concretezza le sfide del futuro”, aggiunge Giovine.
“L’Italia ha tutte le carte in regola per essere un hub di eccellenza nel settore spaziale. Con questa misura, voluta e sostenuta dal Governo Meloni, diamo un segnale chiaro: vogliamo investire sulle nostre competenze, attrarre collaborazioni internazionali e consolidare il nostro ruolo in un comparto strategico per il futuro”, ha concluso il deputato di FdI.

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