(LaPresse) – “Formalmente si sono dichiarati disponibili ad affrontare le questioni da noi poste. Dobbiamo vedere come poi questo avviene”. Lo ha detto Maurizio Landini, segretario della CGIL, a margine dell’incontro avvenuto nella sede RAI tra i vertici della televisione pubblica, tra cui l’ad Gianpaolo Rossi e il dg Roberto Sergio, e i comitati referendari. Nello specifico, il sindacalista ha spiegato le richieste particolari su cui si sono concentrati: le informazioni utili per permettere di votare ai fuori sede lontani da casa per ragioni di cura, lavoro e studio, oltre che quelle trasmesse dalle televisioni dedicate agli italiani all’estero. “Abbiamo chiesto che già da oggi, al di là degli spazi elettoralmente previsti nel mese di maggio, le trasmissioni giornalistiche, di intrattenimento e di approfondimento affrontino questo tema”, ha aggiunto quindi Landini, chiarendo: “Non stiamo chiedendo che la Rai dica alle persone cosa devono votare”, ma al “servizio pubblico di dire ai cittadini italiani che c’è un referendum e che il loro diritto di votare va esercitato nel modo più opportuno possibile”. Un’attenzione necessaria, secondo il segretario della CGIL, in quanto i dati dell’affluenza delle ultime elezioni sono preoccupanti in vista del raggiungimento del quorum.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata