Si chiama Anna Luce D'Amico. L'annuncio di un gruppo di professionisti della comunicazione
Anna Luce D’Amico è la prima candidata sindaco con l’intelligenza artificiale: è pronta a correre a Taranto. La sua ‘particolarità’ è “pensata per portare efficienza, trasparenza e dati concreti al servizio della città”. L’annuncio di questa singolare candidatura arriva da un gruppo di professionisti della comunicazione legati dalla provenienza: sono tutti di Taranto. “Anna Luce D’Amico – fanno sapere in una nota – non è una politica come le altre. Non ha legami con partiti, lobby o vecchie logiche di potere. Non fa promesse irrealizzabili e non scende a compromessi con i giochi di palazzo. Si concentra su soluzioni, non su scuse. Analizza i problemi senza cercare colpevoli. La sua candidatura rappresenta un esperimento innovativo che solleva una domanda fondamentale: se l’Intelligenza Artificiale può migliorare la medicina, la mobilità e l’industria, perché non dovrebbe supportare il governo di una città? Taranto merita un’amministrazione che si basi sui dati e non sulle ideologie, che prenda decisioni fondate su fatti concreti piuttosto che su favoritismi”.
Il programma di Anna Luce D’Amico per Taranto
Anche il programma ‘per Taranto’ prenderà forma già dai prossimi giorni attraverso una capillare campagna di ascolto digitale che definirà priorità e forme di azione: le priorità di Anna Luce D’Amico saranno “la tutela della salute e dell’ambiente, con decisioni basate su dati scientifici per garantire una bonifica efficace del territorio e una qualità della vita migliore. L’attenzione al lavoro e all’economia si traduce in un piano di sostegno alle piccole imprese, nella promozione di una riconversione industriale sostenibile e in una politica di sviluppo che favorisca l’occupazione senza compromettere la salute pubblica“. E ancora: la trasparenza e la partecipazione sono al centro della visione politica di Anna Luce D’Amico: il suo obiettivo è “creare un’amministrazione priva di favoritismi, dove i cittadini siano protagonisti grazie a strumenti digitali che favoriscano il coinvolgimento diretto e un sistema di bilancio partecipativo. La tecnologia diventa un alleato per migliorare la gestione della città, dalla viabilità ai servizi pubblici, assicurando una governance più efficiente e focalizzata sul benessere collettivo“.
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