Il vicepremier a margine di un evento a Bruxelles: "Meloni sostenga in Ue gli interessi dell'Italia, il riarmo non lo è"

Il leader leghista e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, ribadisce la sua contrarietà al riarmo dell’Europa e la sua posizione secondo cui la Russia di Vladimir Putin non costituisce una minaccia per il mondo. “Non penso che la Russia sia una minaccia per il mondo. Per gli italiani la minaccia sono i troppi clandestini che anche grazie all’inerzia dell’Unione Europea sono entrati in casa nostra”, ha detto il vicepremier a Bruxelles a margine dell’evento di Confindustria ‘Bridging the Alps: Overcoming Barriers and Advancing Sustainable Connectivity in Europe’ al Parlamento Europeo. “Se noi dessimo retta alla commissaria Kallas (l’Alta rappresentante Ue per gli Affari esteri, ndr), saremmo in guerra. Io ho un figlio di 21 anni e non voglio mandarlo in Ucraina perché la signora Kallas ha voglia di guerra. Con tutto rispetto, ci vada lei. L’obiettivo è fermare le armi che in questo momento stanno ammazzando sia sul fronte ucraino, che è la parte aggredita, che sul fronte russo, che è la parte che ha aggredito. Quindi o andiamo avanti altri tre anni a contare i morti, oppure proviamo a fermarli”, ha spiegato. 

Salvini: “Ue deve sostenere, non boicottare, dialogo Trump-Putin”

“La cosa grave è che mentre Trump e Putin passano ore al telefono, spero proficuamente, riavviando un percorso di pace che deve avere Zelensky protagonista a pieno titolo al tavolo, l’Unione Europea si tiri fuori, parli di armi, parli di nucleare come arma, boicottando un processo di pace. Sarebbe gravissimo se qualcuno a Bruxelles, a nome del popolo anche italiano, stesse boicottando un processo di pace. L’obiettivo è che smettano di bombardarsi sia gli uni che gli altri”, ha proseguito Salvini. 

 

“Meloni al vertice Ue sostenga interesse dell’Italia, riarmo non lo è”

Giorgia Meloni ha mandato per difendere l’interesse nazionale italiano. Non penso che quello di cui sta parlando qualcuno a Bruxelles corrisponda all’interesse nazionale italiano ma neanche all’interesse dei cittadini europei”, ha poi affermato il ministro in vista del Consiglio europeo di domani, giovedì. “Mentre a Bruxelles c’è qualcuno che pare che stia lavorando per sabotare la pace e per alimentare la guerra, parlando di 800 miliardi di armi, che sono l’ultima delle cose utili su cui investire in questo momento, in Italia noi vogliamo che Europa, gli Stati Uniti e l’Occidente siano protagonisti di pace e di disarmo, per usare le parole di Santo Padre. Debito comune, esercito europeo, invio di militari, acquisto di carri armati tedeschi. Nulla di questo è all’ordine del giorno“, ha sottolineato il leader leghista.

“Maggioranza compatta perché Italia lavori per pace”

Sul mandato dell’Italia al Consiglio europeo, “c’è una maggioranza compatta e una sinistra divisa. La maggioranza è compatta sul fatto che l’Italia deve lavorare per la pace”, ha affermato ancora il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

“Non commento divieto Ungheria al Pride”

Il vicepremier non ha commentato il divieto alle manifestazioni del Pride stabilito per legge dall’Ungheria di Viktor Orban, facente parte proprio insieme a Salvini del gruppo europeo dei ‘Patrioti’. “Non commento le politiche di altri paesi. Lo commenteranno gli ungheresi“, ha affermato. 

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