La premier ricorda l'eccidio nazifascista del 24 marzo 1944 a Roma. Anpi: "Meloni e La Russa dimenticano crimini fascisti"

Giorgia Meloni ricorda l’eccidio nazifascista delle Fosse Ardeatine, in cui furono trucidate 335 persone. “Ciò che è accaduto il 24 marzo di 81 anni fa rappresenta una delle ferite più laceranti inferte a Roma e all’Italia intera. L’eccidio delle Fosse Ardeatine, perpetrato dalle truppe naziste di occupazione come azione di rappresaglia per l’attacco partigiano di via Rasella, è una delle pagine più dolorose della storia nazionale”, ha detto la presidente del Consiglio in una nota. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, invece, è andato al Mausoleo delle Fosse Ardeatine per partecipare alla cerimonia dell’81esimo anniversario. Presenti, tra gli altri, il presidente della Camera Lorenzo Fontana e la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli.

 

Fosse Ardeatine, Meloni: “Rinnoviamo impegno a custodire libertà e democrazia”

“È compito primario delle Istituzioni, ad ogni livello, raccontare quello che è accaduto e trasmettere in particolare alle giovani generazioni la memoria di quei fatti. In questa giornata, rendiamo omaggio alle 335 vittime di quell’indicibile massacro e rinnoviamo l’impegno per custodire e proteggere i valori di libertà e democrazia su cui si fonda la nostra Repubblica”, ha aggiunto la premier. 

Fosse Ardeatine, La Russa: “Massacro nazista tra più atroci storia, mai più”

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha commentato: “Rendiamo un deferente omaggio alle 335 vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Una tragedia che richiama tutti ai valori fondamentali della democrazia, della libertà e della dignità umana”. “Il massacro nazista, avvenuto il 24 marzo 1944, è tra i più atroci della nostra storia e deve restare impresso nella memoria collettiva affinché simili barbarie non si ripetano mai più”, ha concluso.

Anpi: “Meloni e La Russa dimenticano crimini del fascismo”

“Stamattina ero presente alle Fosse Ardeatine per gli 81 anni della strage nazifascista. Una rinnovata emozione e rabbia per quell’orrore. Poi ho letto le dichiarazioni del presidente del Senato e della presidente del Consiglio. La Russa parla di ‘massacro nazista’. Meloni di ‘eccidio delle Fosse Ardeatine, perpetrato dalle truppe naziste di occupazione’. Non una parola sulla attiva collaborazione e responsabilità dei fascisti come il questore Caruso. Parole indegne per altissime cariche della Repubblica nata dalla Resistenza. Vorrebbero riscrivere la storia nascondendo i crimini del fascismo. Non ci riusciranno”. Così Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia). 

Fosse Ardeatine, Fornaro (Pd): “Strage nazifascista, Meloni e La Russa smemorati”

“Il massacro di 335 vittime innocenti Fosse Ardeatine fu una strage nazifascista come giustamente ricordato nel comunicato del presidente della Camera, Lorenzo Fontana. I fascisti agli ordini del questore Caruso collaborarono attivamente con i nazisti a quella che rimane una delle pagine più tragiche della nostra storia nazionale. Sia la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni sia il presidente del Senato, Ignazio La Russa, si sono limitati a ricordare la responsabilità dell’esercito nazista occupante”, ha scritto in una nota il deputato del Pd Federico Fornaro.

“Una mezza verità che cozza con quello che accadde nel marzo 1944 e soprattutto cancella il ruolo attivo dei fascisti italiani in quell’eccidio. Una rilettura storica inaccettabile da parte di chi ricopre oggi due delle maggiori cariche dello Stato”.

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