Salvini commenta: "Rapporti splendidi, sorrido e faccio il mio lavoro"

Ancora tensione nella maggioranza di governo dopo il “caso” Tajani-Lega, con l’attacco di Durigon e la replica del vicepremier. Ieri anche le opposizioni hanno specificato che si tratta praticamente di “una crisi di governo”. La leghista Ceccardi oggi a RaiNews24 ha definito “irricevibili” le presunte accuse di Tajani che parlava di “partiti quaquaraquà”.

Nessun vertice di maggioranza, non serve. I leader della coalizione di governo si vedono e si sentono continuamente e non ci sono problemi di fondo se non enunciazioni per rimarcare le proprie posizioni e la propria identità” ha detto il portavoce nazionale di Forza Italia e vice-capogruppo vicario alla Camera Raffaele Nevi intervistato da Affaritaliani.it sulle tensioni nel governo e in particolare tra i due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini.

“I toni sono diversi, ovvio, ma non è una novità. Così come le differenze che abbiamo in Europa e infatti siamo in famiglie diverse. Tajani ieri ha spiegato che vuole fare un partito serio e non superficiale e non fatto di quaquaraquà, ma non ha detto che la Lega è un partito di quaquaraquà. In Parlamento la settimana scorsa abbiamo votato uniti la risoluzione della maggioranza, quello conta. Poi i giornali ricamano sulle differenze, lo sappiamo. Ma non ci sono problemi nella maggioranza e non ci sarà nessun vertice per fare chiarezza. Tajani semmai è molto dispiaciuto per gli attacchi di bassissimo livello ricevuti dal Pd e da personaggi come Zingaretti. E’ a sinistra che ci sono le divisioni, non nel centrodestra”, conclude Nevi.

Tajani da Milano aveva attaccato: “Giudicheranno gli elettori”

“Tutti hanno bisogno di farsi aiutare, anche io. Ma non mi sento in difficoltà, lo giudicheranno gli elettori”, è infatti la replica di Tajani che da Milano, per un evento organizzato dai giovani del partito, manda messaggi in bottiglia, attaccando i “partiti quaquaraquà che sono i partiti populisti” e mettendo in chiaro che “non sarà mai FI a creare problemi alla coesione del centrodestra perché noi siamo affidabili e soprattutto responsabili”.

Italia Viva: “Meloni, Salvini e Tajani divisi su tutto”

“In questo momento, reso così delicato dai dazi e dalle scelte di Trump, ci troviamo davanti a un governo che non potrebbe essere più diviso”. Lo ha detto Davide Faraone, vice-presidente di Italia Viva, a Rai Re Start. “Solo oggi un esponente della Lega ha detto che Tajani dovrebbe farsi aiutare da uno bravo – e quello bravo sarebbe Salvini. Mentre Tajani ha risposto che i populisti, che in questo paese sono guidati da Salvini, sono dei quaquaraquà. Nel governo esistono tre posizioni diverse. Quella di Salvini, che lascerebbe le chiavi del paese a Trump. C’è Tajani che starebbe con Ursula Von der Leyen tutta la vita. E poi c’è Giorgia Meloni, che non sa, non risponde. Nei quindici minuti di telefonata in cui ha cercato di vendere a Vance il Colosseo, Salvini ha detto cose opposte a quelle della presidente del Consiglio. Su Starlink, per esempio, il leader della Lega accelera e Meloni frena. Sono divisi su tutto”, ha concluso.

Salvini: “Rapporti con Tajani splendidi, sorrido e faccio il mio lavoro”

I rapporti con Antonio Tajani sono “splendidi, splendidi. Leggo i giornali e sorrido e faccio il mio lavoro”. Lo ha detto il vicepremier, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti e leader della Lega, Matteo Salvini, a Como, rispondendo alla domanda se ci siano divergenze con il vicepremier e segretario di Forza Italia. “Sarebbe sorprendente che qualcuno contestasse il fatto che faccio il ministro dei Trasporti e parlo di investimenti sull’alta velocità negli Stati Uniti con il vicepresidente americano, sull’acqua con il premier israeliano e sul Ponte a Bruxelles con le istituzioni europee. Faccio il mio mestiere”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata