Il Guardasigilli: "Accusato di tutto, ricorda inquisizione". Opposizioni all'attacco
Con 215 voti contrari, 119 favorevoli e nessun astenuto l’aula della Camera ha respinto la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni contro il ministro della Giustizia Carlo Nordio dopo il caso Almasri. Il Guardasigilli, prima di intervenire in Aula, si è concesso un caffè alla buvette. La segretaria Pd Elly Schlein è intervenuta in dichiarazione di voto. A parlare per le opposizioni, poi, Riccardo Magi (Più Europa), Maria Elena Boschi (Iv), Angelo Bonelli (Avs), Federico Cafiero De Raho (M5S), Antonio D’Alessio (Azione. In quota maggioranza Galeazzo Bignami (FdI), Simonetta Matone (Lega), Pietro Pittalis (FI), Martina Semenzato (Nm).
Nordio: “Accusato di tutto, ricorda inquisizione”
“Sono stato accusato di essere responsabile del numero dei suicidi in carcere, delle nomine del garante, del sovraffollamento carcerario, del panpenalismo, delle madri detenute, di una crociata contro le intercettazioni, del dossieraggio dei parlamentari e di altro”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo nell’aula della Camera dove è in corso l’esame della mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni (a eccezione di Azione) nei suoi confronti dopo il caso Almasri.”Il governo è accusato di slealtà verso Camera” e, aggiunge “si va avanti in un Cahier del Doléances complesso, che ricorda l’Inquisizione, nel quale mancano solo le accuse di simonia e bestemmia”, ha aggiunto.
Nordio: “Ministro non è passacarte, da Cpi inesattezze”
“Il ministro non è un passacarte ma un organismo che deve attivare un’attività istruttoria rapportandosi ad organi di governo e organi che non sono di governo”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo nell’aula della Camera dove è in corso l’esame della mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni (a eccezione di Azione) nei suoi confronti dopo il caso Almasri.”Questo va fatto quando gli atti rivelano dubbi, per inesattezze, e in questo caso li hanno rilevate, eccome se lo hanno fatto”, aggiunge in riferimento all’errore contenuto nel primo provvedimento della Corte penale internazionale, dove c’era una discrepanza di date.
Nordio: “Attacchi violenti per evitare riforma, non vacilleremo”
“Il sospetto è che tutti gli attacchi che riceviamo, che arrivano in modi sciatti, siano programmati per evitare la madre di tutte riforme legata alla separazione carriere e al sorteggio”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo nell’aula della Camera dove è in corso l’esame della mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni (a eccezione di Azione) nei suoi confronti dopo il caso Almasri. “Spero di sbagliarmi ma voglio essere chiaro – aggiunge – quali che siano gli attacchi, non vacilleremo e non esiteremo. La riforma andrà avanti”. “Più gli attacchi saranno violenti e piu determinati saremo noi”, aggiunge. “E se voi farete del vostro peggio, noi faremmo del nostro meglio”.
Le opposizioni, da Schlein a Boschi
I toni dell’opposizione sono forti e l’atteggiamento contro il ministro è compatto. “Doveva trasmettere gli atti non valutarli, ministro, e le chiedo chi le ha detto di stare fermo e di riportarlo in Libia con un volo di Stato. E’ stata Giorgia Meloni? Perché non ce lo dite? Lei ha gravi responsabilità, oggettive e politiche, perché ha mentito al Paese. Vi siete limitati ad attaccare la Cpi, nata proprio qui a Roma. Il vostro modello Caivano, securitario e punitivo, vale solo per i poveri cristi”. Così accusa la segretaria del Pd Elly Schlein nel suo intervento. Il coportavoce di Avs Angelo Bonelli rincara la dose: “Riteniamo che le sue dimissioni siano un atto di igiene politica per il Paese, non può venire qui a mentire e dire che un ministro non è un passacarte. Il gruppo di Avs chiede le sue dimissioni e voterà la mozione di sfiducia, lo facciamo in nome di quei bambini che sono stati violentati e perché crediamo nel rispetto del diritto internazionale”.
Duro anche l’intervento della capogruppo di Iv Maria Elena Boschi. “Scrivere questo intervento mi è costata tanta fatica, per la stima che nutro nei confronti di Carlo Nordio e per l’amicizia che mi lega a lei ministro. Ma ‘Amicus Plato, sed magis amica veritas’, la verità prima di tutto. Lei ha mentito in quest’aula e per questo deve dimettersi”, ha dichiarato Boschi che ha poi aggiunto: “Lei ministro è l’unico in tutta Italia che pensa che Almasri sia stato liberato per un cavillo giuridico. Anche i membri del Governo e della sua maggioranza sono andati in tv, sui giornali, nei conciliaboli sono andati a dire che è stato scarcerato per non avere problemi con la Libia. Governo e maggioranza lo hanno detto ovunque tranne che in Parlamento, lei invece ha continuato a dire del cavillo giuridico. Non è da uomo libero che rispetta le istituzioni, che non fa il burocrate che mette la faccia per errori altrui commessi da uomini o donne a palazzo Chigi”.
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