“È una semplice richiesta di rinvio come si fa in mille processi, magari questo ha una rilevanza mediatica particolare e viene vista così”. Così l’avvocato Salvatore Pino, nuovo legale di Daniela Santanchè, ha spiegato l’istanza di rinvio presentata oggi negando “assolutamente” ai cronisti che glielo chiedevano che si sia trattato di una tecnica “dilatoria” per allungare il processo. C’è “l’intervento di un nuovo difensore che sono io – ha detto l’avvocato – assisterò la ministra Santanchè nel corso del processo come è giusto che sia”. Santanchè “ha il diritto di nominare un difensore e basta”, ha aggiunto. La Procura di Milano con i pm Maria Gravina (presente in aula) e Luigi Luzi avrebbe mostrato una “opposizione tenace” però “il giudice ha deciso”. Si tratta di una “scelta che non nuoce perché non c’è una prescrizione imminente quindi non c’è ragione di osteggiare questa richiesta“, ha concluso il legale.
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