La gup di Milano, Tiziana Gueli, ha accolto la richiesta della ministra

La gup di Milano, Tiziana Gueli, ha rinviato al 20 maggio l’udienza preliminare del procedimento per truffa aggravata ai danni dell’Inps a carico di Daniela Santanchè. La decisione è stata presa dopo che il nuovo avvocato, Salvatore Pino, ha presentato istanza di rinvio per studiare gli atti del procedimento.

Legale ministra: “Inps ritirerà costituzione parte civile”

L’Inps “ritirerà la costituzione parte civile” nel procedimento per truffa aggravata ai danni dello Stato a carico della ministra Daniela Santanchè. Lo afferma il legale della ministra, Salvatore Pino, a margine dell’udienza preliminare. L’Istituto nazionale di previdenza sociale “ha preso atto della circostanza che non ci sono più pendenze”, ha spiegato l’avvocato con riferimento ai risarcimenti pagati dalle società del gruppo Visibilia che avrebbe ottenuto indebitamente – secondo la Procura – oltre 126mila di cassa integrazione Covid mentre i dipendenti lavoravano. 

“È una semplice richiesta di rinvio come si fa in mille processi, magari questo ha una rilevanza mediatica particolare e viene vista così”, ha aggiunto l’avvocato della ministra che ha spiegato l’istanza di rinvio presentata oggi negando “assolutamente” ai cronisti che glielo chiedevano che si sia trattato di una tecnica “dilatoria” per allungare il processo. C’è “l’intervento di un nuovo difensore che sono io – ha detto l’avvocato – assisterò la ministra Santanchè nel corso del processo come è giusto che sia”. Santanchè “ha il diritto di nominare un difensore e basta”, ha aggiunto. La Procura di Milano con i pm Maria Gravina (presente in aula) e Luigi Luzi avrebbe mostrato una “opposizione tenace” però “il giudice ha deciso”. Si tratta di una “scelta che non nuoce perché non c’è una prescrizione imminente quindi non c’è ragione di osteggiare questa richiesta”, ha concluso il legale.

La Procura si oppone: “Rischio prescrizione nel 2027”

La Procura di Milano si è opposta al rinvio di due mesi, chiesto e ottenuto dalla difesa di Daniela Santanchè nel procedimento per truffa aggravata all’Inps, e ha parlato dei rischi della prescrizione che per le prime ipotesi di reato avvenute nel 2020 scatterebbe dopo 7 anni e mezzo e quindi a metà del 2027.

È quanto si apprende sull’udienza tenuta questa mattina a carico della ministra del Turismo e altri imputati davanti alla gup Tiziana Gueli che ha rinviato al 20 maggio.

La pm Maria Gravina (assente in aula il collega Luigi Luzi) si è opposta al rinvio chiesto dal nuovo difensore di Santanchè, avvocato Salvatore Pino, per studiare gli atti del procedimento citando giurisprudenza della Corte di Cassazione sul concetto di “ultrattività del mandato difensivo” in caso di sostituzione di un legale con un altro. Tesi che non è stata accolta dalla giudice. Pino ha sostituito il civilista Salvatore Sanzo, che ha accompagnato Santanchè negli ultimi 3 anni nei procedimenti penali e soprattutto civili-fallimentari che hanno riguardato le sue società, e presentato un’istanza di rinvio per studiare le carte dato che l’altro difensore, Nicolò Pelanda, era impegnato in un diverso processo. 

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