Congresso di Azione a Roma. Meloni scherza: “Dopo l’intervento di Calenda, porto io moderazione”

Il leader del partito di centro: "Trump vuole demolire l'Europa e predarla con Putin"

A Roma il secondo congresso di Azione. Tra gli ospiti anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Ecco i principali aggiornamenti. 

Meloni scherza: “Dopo l’intervento di Calenda, porto io moderazione”

“Abbiamo fatto un po’ discutere, con questa presenza, forse dovrebbe interrogarci sul perché un normale confronto faccia discutere. Ho letto cose bizzarre, come la teoria secondo cui volevo concedermi una scorribanda tra i moderati. Dopo l’intervento di Calenda porto io moderazione. O cose surreali come quella che vengo qui per dare segnali agli alleati, che vorrei sostituirli”, ha detto la presidente del Consiglio.

“In Italia si passa dalla criminalizzazione dell’avversario a fare un governo insieme. Io sono qui per una ragione banale ma anche più profonda: io vengo da una storia politica di una comunità che ha fatto il confronto con le idee anche più distanti la cifra della propria dimensione senza che potesse mettere in discussione l’identità. La politica si fonda su questo”. 

Calenda (Azione): “Trump vuole demolire l’Europa e predarla insieme a Putin”

“È chiaro che c’è un ruolo di governo che obbliga a tenere un filo che è rotto non per colpa nostra, ma di una amministrazione che ha passato il guado tra democrazie e autocrazie e vuole andare di là. Io sono un atlantista ma quello che Trump vuole fare è demolire l’Europa e predarla insieme a Putin. Ai bulli si risponde con la forza”, ha detto il segretario di Azione, Carlo Calenda, dal palco durante il suo intervento. “Se fossi al posto di Giorgia Meloni – ha però aggiunto, parlando davanti alla premier presente in sala – proverei a tenere questo rapporto fino all’ultimo, lo stanno facendo Macron e Starmer, che lo chiamano tutti i giorni, non ci inventiamo eccezionalismi, tutti stanno appresso agli Stati Uniti“.

Calenda: “Unico modo per avere a che fare con il M5S è cancellarlo”

Chiunque sostenga che esiste la pace senza la forza o è un ignorante che non conosce la storia o è un pusillanime che vuole lucrare sul voto delle persone. Perché non stiamo nel campo largo? Perché l’unico modo per avere a che fare che con il M5s è cancellarlo. Amici del Pd ponetevi quindi voi il problema perché siete nel campo largo”, ha detto Calenda in merito al dibattito nelle opposizioni sull’Ucraina. 

Meloni: “Divergenze sul tavolo con Usa ma lavoro per unità dell’occidente”

Poi c’è stato l’intervento della premier Meloni, che ha affermato: “Sono rimasta molto stupita per l’interpretazione che molti hanno dato alla mia intervista al Financial Times. Hanno detto che è scandaloso che Meloni dichiara di stare con Trump e contro l’Europa. Io ho detto una cosa molto diversa, che sto sempre con l’Italia, che sta in Europa, e che l’Italia deve lavorare per rafforzare o difendere l’unità dell’Occidente, che è un bene molto prezioso per essere archiviato con leggerezza”.

La leader di Palazzo Chigi quindi ha aggiunto: “Penso che sia nella mia responsabilità e dell’Italia fare quello che posso per difendere questa unità, per riscostruirla se necessario. Certo, ci sono divergenze sul tavolo, a partire dai dazi, ma anche per questo non si deve reagire d’impulso ma in modo ragionato cercando un punto di equilibrio”. 

Crosetto: “A giugno Nato proporrà 3,5% Pil in spese militari”

Dopo Meloni è intervenuto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha detto: “A giugno Trump, quando arriverà alla riunione Nato, si siederà al tavolo e dirà: ‘Siccome siete rimasti indietro tutti e vi siete difesi sulle spalle dei miei contribuenti, sappiate che per recuperare il gap dovrete investire il 5%” del Pil in spese militari per i prossimi anni, altrimenti non riuscirete a difendervi da soli’. Nessuno arriverà a quello, ma presumo Rutte proporrà il 3,5% e molti Paesi europei sono già a quel livello“.