Il presidente del Senato alla presentazione del premio giornalistico intitolato ad Almerigo Grilz

(LaPresse) “Se la vita di Almerigo Grilz e Marzio Tremaglia fosse stata più lunga, oggi sarebbero tutti e due ministri. Ammesso che Almerigo decidesse di volerlo fare”. Se Marzio fosse ancora tra noi, e non me ne voglia Giuli, sarebbe ministro della Cultura, al 100%. Non lo sapremo mai, quello che sappiamo noi è che ci mancano moltissimo”. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa alla presentazione del premio giornalistico intitolato ad Almerigo Grilz nella sede della Regione Lombardia, a Milano.

“Ho cercato di fare un parallelo ardito tra Marzio Tremaglia, che ha operato in Lombardia, e Almerigo, che ho conosciuto, un mio grande amico anche lui. Ha girato il mondo cercando di rappresentare quello che vedeva in maniera oggettiva, pur avendo nel suo animo una impostazione politica e culturale molto precisa, dimostrando che si può essere sempre capaci di capire, di confrontarsi col mondo senza perdere la propria identità”, ha aggiunto La Russa. “Da questo premio arriva un insegnamento che viene anche da questo premio, che vede una giuria composta da giornalisti di tutte le estrazioni culturali e politiche, veramente tutte, lontanissime a volte tra di loro. Dimostra che quando si vuole si può superare ogni pregiudizio, si può cercare di capire, non di accettare per forza ma di capire l’idea della dell’altro, a volte dell’avversario e confrontarsi in maniera civile. Questo è un obiettivo che a me piacerebbe moltissimo potesse essere, se non raggiunto, almeno avvicinato nella politica di oggi”.

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