Si tratta di un 'modello 45', senza ipotesi di reato né indagati. La titolare del Lavoro: "Pronta alla contro denuncia"

La procura di Roma ha aperto un fascicolo a modello 45senza ipotesi di reato né indagati – dopo l’esposto presentato da Saverio Regasto, professore all’Università degli studi di Brescia, in merito alla laurea conseguita dalla ministra del Lavoro, Marina Calderone, presso la Link Campus University. Il docente di diritto pubblico comparato scrive nell’esposto di verificare se i titoli di studio della ministra siano stati conseguiti regolarmente, dopo che un’inchiesta del Fatto Quotidiano ha riportato che Calderone avrebbe sostenuto esami di sabato e domenica, giorni in cui normalmente gli atenei sono chiusi, e si sarebbe laureata in un periodo in cui il marito era membro del Consiglio di amministrazione dell’università. La ministra è assistita dall’avvocato Cesare Placanica

Calderone: “Nessun indagato nel fascicolo, pronta alla contro denuncia”

Prendo atto con grande soddisfazione quanto comunicatomi dal mio legale, avvocato Cesare Placanica, ossia della determinazione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma che, con riferimento all’esposto sporto nei miei confronti in relazione al mio percorso universitario, ha sancito l’inesistenza di ogni ipotesi di reato e di conseguenza non ha iscritto alcun indagato nel registro delle notizie di reato. Per me, dopo tale autorevole avallo, pienamente conforme a quanto ho sempre sostenuto, la storia finisce qui. A questo punto ho il dovere di procedere per il reato di diffamazione per ogni malevola illazione contro la mia persona”, ha commentato la ministra Calderone. 

Regasto: “Esposto per questione di etica pubblica”

L’esposto sulla laurea della ministra Calderone “è una questione di etica pubblica“, ha spiegato a LaPresse il professor Saverio Regasto. “Io ho letto le notizie di stampa, in particolare vari articoli pubblicati sul Fatto, e ho visto che la ministra Calderone, come ricostruito, aveva svolto una serie di esami al sabato e alla domenica, diversi esami lo stesso giorno, aveva una media del 26 e si è laureata con 110 e lode e tutta una serie di elementi che secondo me mettevano in cattiva luce non tanto lei, quanto l’ateneo”, afferma Regasto. “Quindi – prosegue – per una questione legata al mio ruolo di docente e anche di correttezza ho scritto un esposto molto neutro: ho descritto i fatti, allegato gli articoli e ho chiesto alla Procura di Roma di svolgere le opportune indagini per verificare se c’erano ipotesi di reato”. Nell’esposto il docente chiede di verificare se i titoli di studio della ministra siano stati conseguiti regolarmente. “Non ho accusato nessuno di nulla, semplicemente non mi va che università pubbliche o private fabbrichino pergamene di laurea. E soprattutto – conclude – credo che il messaggio più importante sia al ministro dell’Università e della ricerca, affinché si vigili sul sistema universitario”.

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