Il Consiglio dei ministri ha proclamato il lutto nazionale per 5 giorni, a partire da oggi (quindi fino a sabato). “Tutte le cerimonie sono consentite naturalmente – sapere il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci -, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno”. Il riferimento è anche alle celebrazioni del 25 aprile, giorno della Liberazione. Invece, “le partite di sabato” del campionato di calcio “sono sospese”.
La Lega Serie A, dando seguito all’invito del presidente del Coni a sospendere ogni evento sportivo in programma sabato 26 aprile 2025, in rispetto delle esequie del Santo Padre Francesco, ha annunciato il nuovo programma del weekend per la 34/a Giornata di Serie A. Nessuna deroga per giocare sabato. Pertanto si giocherà domenica 27 alle 15.00 Inter-Roma, per consentire ai nerazzurri di avere più tempo per preparare la semifinale di andata di Champions League contro il Barcellona in programma mercoledì 30. Slitta invece sempre a domenica 27 Como-Genoa ma alle 12.30, mentre Lazio-Parma si giocherà lunedì 28 aprile alle 20.45.
“Abbiamo adottato il provvedimento che consente al Capo dipartimento della Protezione Civile”, Fabio Ciciliano, “di occuparsi di mobilità, assistenza e accoglienza fino all’elezione del nuovo pontefice. La figura corrisponde a quella di un commissario. Non sono stata ancora quantificate le risorse necessaria, ma già un provvedimento è stato adottato per 5 milioni di euro” le parole del ministro della Protezione civile, Nello Musumeci.
Il presidente del Coni Giovanni Malagò, “recependo le indicazioni contenute nel DPCM odierno, invita le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a sospendere ogni evento sportivo in programma sabato 26 aprile, nella giornata delle esequie del Santo Padre Francesco, rinnovando altresì l’invito a far osservare un minuto di silenzio nelle manifestazioni agonistiche che si disputeranno nell’arco della settimana per onorare la memoria del Pontefice”. È quanto si legge in una nota del Coni.