Vaccini, ordine dei medici: Sanzioni a chi li sconsiglia

"Dottori obbligati ad attuare provvedimenti di vaccinazione"

Siamo di fronte a un quadro preoccupante in cui la scienza medica e la politica debbono reagire insieme a tutela della collettività. Occorre muoversi non solo sul piano del richiamo ai risultati veri e concreti della medicina ma anche rivolgersi all'immaginario collettivo per superare l'endemico disinteresse per la scienza che, per inciso, si manifesta anche con il sottofinanziamento della ricerca, con la fuga dei cervelli e con il successo di improvvisati guaritori". Lo scrive la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri in un documento approvato all'unanimità presentato stamane.

La Federazione propone perciò, tra le altre cose, "di riconfermare l'obbligo dei medici di collaborare all'attuazione dei provvedimenti di sanità pubblica" e "di favorire il superamento dell'evidente disallineamento tra scienza e diritto, auspicando che i magistrati intervengano in tema di salute recependo nelle loro sentenze la metodologia della evidenza scientifica".
 

Solo in casi specifici, quali ad esempio alcuni stati di deficit immunitario, il medico può sconsigliare un intervento vaccinale. Il consiglio di non vaccinarsi nelle restanti condizioni, in particolare se fornito al pubblico con qualsiasi mezzo, costituisce infrazione deontologica.

 

CULTURA DELLA VACCINAZIONE. Favorire una cultura della vaccinazione a 360 gradi, coinvolgendo non solo tutti i medici, ma i decisori pubblici, le istituzioni, i legislatori, i magistrati, i ricercatori, i comunicatori e, soprattutto, i pazienti e i cittadini tutti. È questo il senso del 'Documento sui Vaccini' che, approvato all'unanimità dal Consiglio Nazionale della FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) lo scorso 8 luglio, è stato presentato oggi. "I vaccini sono, nella storia della medicina, gli interventi più efficaci mai resi disponibili per l'uomo – ha affermato il Presidente della FNOMCeO, Roberta Chersevani. – Ed è forse proprio la scomparsa del confronto quotidiano con le conseguenze mortali o invalidanti di tante malattie, dovuta alla scoperta dei vaccini e delle terapie antibiotiche, che ha indotto la cittadinanza a credere che il successo  sulle malattie infettive fosse definitivo.

"Si fa pericolosamente strada nell'opinione pubblica la falsa percezione che i vaccini siano superflui e inutili – ha spiegato Maurizio Grossi, coordinatore della Consulta Deontologica della FNOMCeO, presentando il Documento al Consiglio Nazionale. – Per questo abbiamo voluto fortemente il documento. Perché, quando ci viene chiesto: 'La Fnomceo da che parte sta?', possiamo rispondere senza esitazioni: 'Noi stiamo dalla parte dei vaccini'".

"Si tratta di una dichiarazione di intenti, di un passo importante perché è la prima volta che la FNOMCeO sente l'impellenza e la necessità di elaborare un Documento specifico sulle vaccinazioni, nel tentativo di contrastare la pervasiva attività dei movimenti antivax e di ricomporre la frattura tra scienza e società, tra cittadini e istituzioni, rinsaldando la Relazione di Cura", conclude il Segretario della FNOMCeO, Luigi Conte.