L'allarme di Oms e della commissaria Ue per la salute e la sicurezza alimentare: "Questo virus rappresenta ora una minaccia sanitaria transfrontaliera globale"

Oms e Unione Europea mettono in guardia l’Europa sul vaiolo delle scimmie. Sono 23mila i casi registrati dall’inizio di maggio 2022 di cui 18.000 nell’Ue/See. “Stiamo assistendo alla diffusione senza precedenti di un orthopoxvirus responsabile della malattia del vaiolo delle scimmie nella nostra regione e in tutto il mondo”, si legge in una nota congiunta tra la commissaria Ue per la salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, e il direttore regionale dell’Oms per l’Europa, il dott. Hans Henri P. Kluge. “Questo virus zoonotico, che in precedenza era collegato solo a una diffusione limitata da persona a persona in paesi non endemici, – si legge nella nota – rappresenta ora una minaccia sanitaria transfrontaliera globale in Europa e un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale”. 

Un monito nel quale si sottolinea che “gli sforzi di risposta coordinati e combinati delle nostre istituzioni e autorità sanitarie europee, nazionali e regionali sono stati di fondamentale importanza e ora abbiamo visto un calo dei casi nelle ultime settimane”. Secondo Oms e Ue “il modo per evitare che la malattia diventi endemica nella nostra regione è prima attraverso il controllo dell’epidemia e poi lavorando per l’eliminazione prolungata del vaiolo delle scimmie dall’Europa, il che significa garantire l’assenza di una trasmissione prolungata da persona a persona. Una risposta continua tra istituzioni, governi, agenzie sanitarie e popolazioni colpite continua a essere essenziale per la nostra risposta collettiva e per migliorare ulteriormente la situazione”.

“La Commissione europea e l’Oms continuano a collaborare in una serie di quattro aree principali: Fornire orientamenti e raccomandazioni complementari e di alta qualità a tutti i gruppi coinvolti, come le autorità sanitarie e la società civile; Garantire che le forniture o le contromisure critiche per il vaiolo delle scimmie siano disponibili e dispiegate; Combattere lo stigma e la discriminazione delle fasce di popolazione più a rischio; Colmare le lacune di conoscenza in sospeso sostenendo gli sforzi di ricerca internazionali.

La Commissione europea e l’Oms continueranno a lavorare insieme, in consultazione con gli Stati membri, per definire scadenze, criteri e indicatori congiunti per prevenire che la malattia diventi endemica in Europa, impegnandosi insieme per proteggere meglio i cittadini”.

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