L'allarme lanciato dal presidente della Simeu
Mancano i medici nei Pronto Soccorso italiani. Una carenza quantificabile in almeno 5mila unità secondo la Simeu, la Società Italiana della medicina di emergenza-urgenza, che riunisce infermieri e medici impegnati in Pronto Soccorso.”Boom di accessi nei Pronto Soccorso durante le feste con infermieri costretti a rinunciare alle ferie? E’ vero in parte: purtroppo il periodo invernale non è dei migliori con l’aumento di casi di influenza cui si è aggiunto il Covid, ma il dato da sottolineare non è tanto la quantità degli accessi ma la qualità. Questo perché accanto alle necessità di tipo clinico-sanitario ci sono anche quelle socio-assistenziali con anziani che si riversano nei Pronto Soccorso ma che invece andrebbero gestiti in altre strutture“. Lo spiega a LaPresse Fabio De Iaco, presidente della Simeu.
Carenza cronica di personale che si acuisce durante le feste
“Per quanto riguarda invece la rinuncia alle ferie – spiega De Iaco – purtroppo siamo di fronte a una carenza cronica di personale che durante le feste si fa maggiormente sentire: le vacanze vengono centellinate e talvolta bisogna sopperire all’assenza di un collega malato. Si tratta di una situazione generalizzata – aggiunge – che riflette una gestione della Sanità indegna per i nostri cittadini”.
Mancano 5mila medici
Nei Pronto Soccorso italiani “mancano circa 5mila medici”, denuncia De Iaco. “Dei 20 milioni di accessi annuali al Ps, il 14% viene ricoverato, mentre il 4% non viene ricoverato ma ‘gestito’ in Pronto Soccorso nei successivi tre giorni: si tratta di 800mila persone che comunque occupano risorse e non vengono conteggiate nelle statistiche ufficiali”. Altro dato “triste” riguarda i “18mila decessi che ogni anno si verificano dopo 24 ore in Pronto Soccorso”. Si tratta “di persone anziane purtroppo moribonde che sarebbero morte comunque, ma che meriterebbero una fine più dignitosa invece di spirare su una barella”.
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