Volumi delle prestazioni in ascesa nei primi mesi di attività
Volumi delle prestazioni in crescita nei primi mesi di attività del Poliambulatorio Montezemolo, struttura sanitaria interna alla Corte dei Conti, sita nell’edificio Montezemolo presso il palazzo che ospita la magistratura contabile. Inaugurata il 12 gennaio 2023, si tratta di una delle strutture più moderne su Roma, realizzata con una sinergia senza precedenti fra Corte dei conti, Stato Maggiore della Difesa, Regione Lazio, ASL Roma 1 e Policlinico Umberto I.
Unica struttura sanitaria militare ad aver avuto l’autorizzazione da parte della Regione Lazio il 16 marzo 2023, il Poliambulatorio ha visto in tre mesi crescere le prestazioni erogate. I dati del trimestre aprile-giugno, che arrivano direttamente dalla struttura, vedono numeri in crescita: 350 RM, 200 tac, 50 mammografie con tomosintesi, 200 rx tradizionali con tecnica digitale diretta, circa 500 ecografie varie con eco-color-doppler, circa 250 visite cardiologiche con esami associati, 126 visite ortopediche, 150 visite ginecologiche, 100 dermatologiche, 75 visite otorino, 100 urologiche, 75 neurologiche, 70endocrinologiche e 300 oculistiche. Dati importanti, tenendo conto che l’ambulatorio è partito da zero e ha avviato le attività in maniera graduale per adeguare l’organizzazione alle esigenze delle richieste.
Unica realtà pubblica in Italia che ha superato tutti i test più severi per ottenere sia l’autorizzazione allo svolgimento delle attività sanitarie sia l’accreditamento al Sistema Nazionale per poter rendere servizi al pubblico, il Poliambulatorio Montezemolo nasce per assicurare l’implementazione piena e incondizionata del PNP 2020/2025 ed è unico caso, finora, nell’intera Pubblica amministrazione italiana. Un caso che ha fatto scuola tanto che la sua formula è in corso di emulazione da parte del Policlinico militare Celio, per cui è stata lanciata una mozione in Regione Lazio perché il policlinico venga accreditato.
L’apertura del Poliambulatorio è stata da subito un successo. Al momento l’utenza che ha accesso alle prestazioni è quella stabilita dal Decreto interministeriale Ministero Difesa-Salute del 4 marzo 2015 che indica gli utenti che possono avere accesso alle strutture sanitarie militari, rappresentati da personale militare e civile Difesa di ogni ordine e grado e familiari, oltre al personale delle varie magistrature. La prospettiva è quella di integrare la struttura nel Cup regionale per poterla aprire completamente al pubblico con prestazioni a favore di tutta la popolazione. Per questo lo scorso 10 luglio c’è stato un incontro in Regione per regolamentare una ulteriore apertura al pubblico e permettere a tutti di poter usufruire di una struttura pubblica di eccellenza, come nello spirito vero della Difesa, non organismo estraneo alla società civile ma sua parte integrante e attiva, al servizio di tutti.
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