L'Iss ha avviato una mappatura territoriale, censendo per il momento 163 centri: ben 23 sono in Piemonte
Ludopatia, gioco d’azzardo, scommesse. Il tema è tornato al centro delle cronache dopo che tre giocatori di Serie A, Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, sono indagati dalla procura di Torino per presunte scommesse su siti illegali. In Italia esiste una rete di centri che curano la dipendenza dal gioco, i cui dati sono raccolti dall’Iss. Il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Iss ha infatti pubblicato il censimento dei Centri del Servizio Sanitario Nazionale dedicati alla cura del Disturbo da gioco d’azzardo. E’ stata anche creata una mappa geolocalizzata (disponibile su https://usciredalgioco.iss.it) che elenca attualmente 163 Servizi di cura.
Attualmente, 163 servizi con accesso gratuito agli utenti hanno risposto al censimento. Di questi, 68 sono situati nelle regioni del Nord (tra cui 23 in Piemonte e 14 in Lombardia), 50 nel Centro (24 in Toscana, 16 nel Lazio e 6 in Umbria) e 45 sono distribuiti nel Sud e nelle Isole (15 in Puglia e 8 in Sicilia).
I professionisti che operano in questi centri sono principalmente psicologi, medici e assistenti sociali, ma non mancano infermieri ed educatori professionali. Dopo una valutazione medica, psicologica e sociale, l’équipe multidisciplinare propone interventi personalizzati e integrati rivolti al paziente o alla famiglia, con opzioni di trattamento ambulatoriale, semiresidenziale o residenziale.
Gli ultimi dati sull’argomento risalgono però al 2018: una indagine condotta dall’Iss aveva rivelato che in Italia oltre un terzo della popolazione, corrispondente al 36,4% (circa 18.450.000 individui), ha ammesso di aver praticato il gioco d’azzardo almeno una volta nei dodici mesi precedenti. Tra questi, l’8,3% (circa 1.500.000 persone) è stato identificato come giocatore problematico. Esiste anche un numero verde che è possibile chiamare per segnalare di avere un problema con la ludopatia, o per chiedere aiuto per familiari e amici: 800 558822.
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